6 dure verità che ti faranno diventare una persona migliore
Sentitevi liberi di non proseguire nella lettura di questo articolo se la vostra vita va alla grande, se le vostre relazioni sono esemplari, se la vostra carriera è una rampa di lancio. Godetevi il resto della giornata, questo articolo non fa per voi. State facendo un ottimo lavoro e tutti sono orgogliosi di voi per come conducete la vostra vita. Ma non pensate di aver sprecato del tempo cliccando su questo link. Ecco per voi una foto di Lenny Kravitz con una sciarpa gigante.
A tutti gli altri voglio far provare un gioco: pensate a cinque cose degne di nota che vi caratterizzano, e scrivetele su un foglio di carta, o urlatele strappandovi i capelli per la stanza. Attenzione però, non dovete pensare a cinque cose di voi ( es. sono carino, onesto, ecc…) bensì a cinque cose degne di nota che sapete fare ( es. sono campione nazionale di scacchi, cucino il miglior kebab del rovigotto, ecc…). Se avete fatto fatica a completare questo gioco, beh, questo articolo è quello che fa per voi, anche se odierete leggere quello che c’è scritto, ne sono sicuro. Ma a mia discolpa posso dire soltanto che avrei voluto che qualcuno mi avesse detto queste cose nel 1995.
6 dure verità che ti faranno diventare una persona migliore
#6. Al mondo interessa solamente ciò che può ottenere da voi
Diciamo che un tizio ha appena sparato alla persona che amate di più al mondo mentre stavate facendo una passeggiata. Il/la malcapitato/a giace a terra sanguinando e contorcendosi dal dolore, quando uno sconosciuto si avvicina correndo e vi dice di farvi da parte. Estrae un coltellino e si accinge ad operare la vostra amata vittima.
Voi chiedete: “Sei un dottore?”
Lo sconosciuto risponde: “No!”
Voi chiedete: “Ma sai quello che stai facendo vero? sei una sorta di vecchio medico dell’esercito? un infermiere?”
A questo punto il tipo si spazientisce e comincia a dirvi che è una brava persona, onesta, sempre puntuale, che non ha mai dato problemi ai suoi genitori, che ha molti hobby e che non dice mai le parolacce.
Confusi voi replicate: “Cosa cazzo me ne frega di queste stronzate quando la mia ragazza/marito/migliore amico/genitore sta crepando dissanguata sul marciapiede. Ho bisogno di qualcuno che sia in grado di estrarle il proiettile, sei in grado o no?”
Perché siete così superficiali ed egoisti? Non vi interessano le sue virtù? Non vi ha appena detto che si ricorda sempre il compleanno della sua ragazza? Non vi ha appena detto di essere una persona meravigliosa? Dal momento che possiede tutte quelle qualità vi interessa davvero che sia anche in grado di operare?
La verità è che in quel momento di panico non vi interesserebbe un cazzo di tutte le merdose qualità dello sconosciuto, avete solo bisogno di qualcuno che fermi l’emorragia.
Questa è la terribile verità riguardo la vita adulta: Tu sei in quella situazione ogni giorno! Tu sei lo sconosciuto confuso con il coltellino mentre la società e la vittima sanguinante a cui hanno sparato.
Se non capite perché la società non vi rispetta o non vi considera abbastanza, è perché la società è piena di persone che hanno bisogno di cose. Hanno bisogno di case, di cibo, di divertimento, di appagamento sessuale. Voi arrivate con il coltellino sulla scena del crimine per diritto di nascita. Dal momento che venite al mondo entrate a far parte di un sistema progettato esclusivamente per soddisfare i bisogni della gente.
Delle due l’una: o acquisite specifiche competenze per soddisfare specifici bisogni, o la società vi rifiuterà. Non è importante quanto siete onesti, gentili, educati. Se non siete utili al sistema diventerete poveri e soli.
Vi sembra un discorso grossolano e materialista? L’amore e la gentilezza non valgono nulla? Certamente valgono, finche si traducono in cose che puoi dare a qualcuno che non può ottenerle da altri. Perché vedete, la verità e che…
#5. Gli Hippie si sbagliavano
Ecco la miglior scena della storia del cinema.
Questo è il famoso discorso di Alec Baldwin nell’ancor più famosa scena del film Americani. Il personaggio di Baldwin -che si presume sia il cattivo- urla contro degli impiegati che non riescono a concludere contratti, e li umilia.
“Sei una brava persona? Non me ne frega un cazzo. Sei un bravo padre? Torna a casa a giocare con i tuoi figli, se vuoi stare qui chiudi contratti!”
E’ un personaggio rude brutale, sociopatico, ma è anche la rappresentazione esatta di quello che il mondo vuole da te. La differenza rispetto al mondo reale è che la gente considera sbagliato parlarvi in questo modo, perciò preferisce farvi semplicemente fallire.
Questa scena ha cambiato la mia vita. Alec Baldwin è stato nominato all’Oscar per quel ruolo ed era l’unica scena in cui compariva. Come qualcuno ha brillantemente notato, la forza di quella scena è che metà delle persone che l’hanno vista hanno pensato a come dev’essere terribile avere un capo stronzo come Baldwin, mentre l’altra metà ha trovato ispirazione per darsi da fare.
Come scritto in Last Psychiatrist:
“La scena è geniale. Molti non hanno capito che il personaggio di Alec Baldwin non pensa davvero le cose che dice. Si tratta solamente di lavoro. Se voi vi foste trovati in quell’ufficio avreste colto il lato motivazionale della cosa, oppure avreste pensato all’ipocrisia di quell’arrogante capitalista, sperando di scoprire i più torbidi segreti di quella persona per mascherarlo. Molto soddisfacente”.
Questo è un estratto da una critica approfondita agli Hipster, che cerca di capire perché hanno così tanta difficoltà a trovare lavoro. La differenza tra questi due tipi di atteggiamento, motivazione contro disincanto, determinerà il vostro successo nella vita.
Di sicuro noi non siamo il nostro lavoro, ma siamo comunque identificati dalla società con quello che possiamo darle.
Per questo un chirurgo è più rispettato di un blogger, o un meccanico è più rispettato di un Hipster disoccupato.
In Fight Club Tyler diceva “Non sei il tuo lavoro!” Ma è anche vero che aveva fondato una fabbrica di sapone di successo, ed era diventato leader di un’organizzazione dissidente internazionale. Era totalmente il suo lavoro.
O pensate a quando la Chick-fil-A (catena di fast food americana) si schierò contro i matrimoni gay. La gente continuò a comprare milioni di panini, anche se non condividevano l’opinione della dirigenza della catena di ristoranti. Questo perché fanno dei panini squisiti, ed è l’unica cosa che alla gente interessa.
Non deve piacervi per forza, ma la vita va così, è la legge dell’universo, servite solo nella misura in cui avete qualcosa da offrire a qualcuno a cui serve quella cosa. Penserete che sia un discorso superficiale e capitalista, che mette il denaro al centro di tutto. Chi ha parlato di denaro? Non è questo il punto.
#4. Quello che produci non deve creare profitto, ma benefici per le persone
Vediamo di fare un esempio che non concerna il denaro. I lettori di Cracked sono all’incirca una ventina di ragazzotti, perciò ricevo spesso mail da parte di quest’ultimi che non si spiegano come le ragazze non corrispondano il loro amore nonostante siano i ragazzi più carini del mondo. Potrei spiegargli il perché, ma lo farò fare ancora una volta ad Alec Baldwin.
In questo caso Baldwin rappresenta la ragazza dei tuoi sogni. Non vi verrà mai detto in modo così onesto -la società tende ad essere ipocrita- ma l’equazione è la stessa. “Sei una brava persona? Non me ne frega un cazzo! Vuoi restare qui? devi chiudere contratti!”
Perché la sosia di Zooey Deschanel che studia nella vostra stessa biblioteca e di cui vi siete innamorati probabilmente tra dieci anni sarà un chirurgo. E voi?
“Quindi stai dicendo che non ci si può trovare una ragazza senza avere un buon lavoro e un sacco di soldi?”
No, il vostro cervello salta a questa conclusione solo per avere una giustificazione per tutte le ragazze che vi rifiutano, giudicandole superficiali e materialiste. Vi sto chiedendo cosa avete da offrire. Siete intelligenti? Interessanti? Talentuosi? Ambiziosi? Creativi? Perfetto, cosa stai facendo per dimostrarlo? Non dire che sei un bravo ragazzo, è il minimo. Molte ragazze carine incontrano molti bravi ragazzi che sono gentili con loro ogni giorno. Il paziente sta sanguinando nel marciapiede. Sai fermare l’emorragia o no?
“Beh, io non sono sessista o razzista o avido o superficiale o stronzo! Non come quegli altri coglioni!”
Mi spiace, so che è difficile da accettare, ma se l’unica cosa che sai fare è elencare una serie di difetti che non hai, beh, puoi farti da parte che dietro di te c’è un altro ragazzo carino con una promettente carriera che sa come operare. E il suo coltello è più grosso del tuo.
Questa verità vi fa male? Beh potete rimanere lì a compatirvi oppure potete darvi da fare per imparare ad operare. Sta a voi, ma non lamentatevi quando vedete le ragazze con i soliti coglioni. Quei coglioni hanno qualcosa da offrire. Siete bravi ad ascoltare? sono tutti capaci di starsene zitti a fantasticare sulle morbide labbra della ragazza che vi sta parlando. Ma c’è qualcun’altro che sa fare quello e che sa anche suonare la chitarra. Se ragionate così siete come un ristorante il cui motto è “Il nostro cibo non uccide”, o come un film che ha come frase di lancio “Una pellicola con attori e dialoghi”. Ovvero siete delle merdose inutili caccole.
Credo sia questo il motivo per cui ci sono “bravi ragazzi” che contemporaneamente si sentono a disagio con se stessi. In particolare…
#3. Odi te stesso perché non fai nulla
“Così quello che mi stai dicendo è di cominciare a leggere un libro per trovare una ragazza?”
Se il primo capitolo del libro si intitola “comincia a diventare il tipo di persona che le ragazze vogliono” allora la risposta è Si.
E’ questo il punto fondamenteale. Si dice sempre “come faccio a trovare un lavoro?” oppure “come faccio a trovare una ragazza carina?”. Ma non ci si chiede mai come diventare il tipo di persona che un datore di lavoro desidera, o come diventare il tipo di ragazza che piace a una ragazza carina. Basterebbe togliere un po’ di tempo ai vostri Hobby, che comprendono tutti la dimensione videoludica o quella autoerogena, per migliorare il vostro aspetto, e chissà, magari anche la vostra personalità.
“Ma non posso trovare qualcuno che mi accetti semplicemente per quello che sono?” La risposta è che gli esserei umani hanno bisogno di cose. La vittima sta sanguinando e tutto quello che puoi fare è prendere coscienza del fatto che i proiettili non si estraggono da soli.
Chiunque guardi questo video si ritrova improvvisamente più felice, anche se non tutti per lo stesso motivo. Voi lo fareste? Perché no? Cosa vi impedisce dall’esibirvi indossando mantello e perizoma, e dondolando ossessivamente il vostro pacco su e giù di fronte ad un caloroso pubblico? Il tizio del video conosce il segreto della vita, ovvero che fare qualcosa…anche se bizzarra…è sempre meglio che non farla.
“Ma io non sono bravo in nulla!” Beh ho una buona notizia. Esercitarsi di continuo può renderti mediamente discreto in quasi tutto. Ero lo scrittore più merdoso del mondo quando ero adolescente, un po’ più decente a 25 anni, ma mentre la mia carriera stava precipitando ho scritto per otto anni consecutivi durante tutto il mio tempo libero, un articolo a settimana, prima di guadagnare veramente. Ho impiegato 13 anni per diventare abbastanza bravo da entrare nella lista dei migliori Best-Seller del New York Times. Mi è costato 20000 ore di pratica cazzo.
La prospettiva di impiegare tutto questo tempo in una attività non vi ispira? Beh, ho una buona e una brutta notizia. La prima è che la pratica costante vi aiuterà ad uscire dal guscio. Ho fatto lavori noiosissimi per anni solo perché sapevo che stavo migliorando una specifica abilità; molti non capiscono che l’obiettivo è il processo stesso.
La cattiva notizia è che non ci sono alternative.
Perché nella mia opinione da non-esperto, non vi odiate perché avete una bassa autostima, o perché gli altri non vi considerano, ma perché non fate nulla. Non si può pretendere di essere amati per come si è e non fare niente, per questo siete così disperati da inviarmi decine di mail chiedendomi cosa fare.
Fate due conti: quante ore del vostro tempo impiegate su cose prodotte da altri (TV, videogames, siti web, giochi) piuttosto che su cose prodotte da voi? Solo queste possono migliorarvi come essere umano.
E se non volete accettare questa verità rispondendo con qualcosa di infantile tipo “è quello che uno ha dentro che conta” è perché…
#2. Quello che hai dentro conta solo per quello che ti permette di fare
Lavorando nel mio campo ho a che fare con dozzine di aspiranti scrittori. Loro si identificano come scrittori, si presentano come tali alle feste, e sentono che nel profondo hanno le stimmate dello scrittore. Però dimenticano un piccolo particolare, ovvero: quanto cazzo stanno scrivendo attualmente?
Ma conta davvero qualcosa? Quanto si scrive è davvero fondamentale per decidere chi è uno scrittore e chi no?
Grazie a Dio si!
C’è una difesa comune per tutto ciò che ho detto finora, ed è il vostro ego che vi dice, per permettervi di evitare di fare fatica, “sono una splendida persona dentro”, oppure “so chi sono, devo solo essere me stesso.”
Non fraintendetemi, quello che siete dentro è tutto; quell’uomo che ha costruito una casa per la sua famiglia partendo da zero lo ha fatto grazie a quello che era dentro. Ogni cosa che avete fatto di cattivo nella vita è venuta da dentro, dopo essere rimbalzata un po’ di volte dentro il cervello. Così come ogni cosa buona. “Ciò che sei” è la spazzatura metaforica da cui nasce il tuo frutto.
E’ un’altra verità dura da digerire.
“Non sei altro che il tuo frutto”.
Non importa quello che avete dentro, ma quello che producete per gli altri.
Siete compassionevoli dentro? Bene fate qualcosa per dimostrarlo. Avete letto la notizia di un incendio nell’asilo della vostra città e avete detto “oh, poveri bambini quanto mi dispiace per loro dentro di me”. Beh, vaffanculo, alzate le chiappe e andate a dare una mano ai soccorritori.
Milioni di persone leggono notizie o guardano video riguardo la miseria che persiste in Africa, e si dicono disperati e compassionevoli. Ma quanti di questi fanno davvero qualcosa? La colpa è di quella porzione del nostro ego che ci dice che siamo speciali a priori, senza dover dimostrare nulla, perché siamo speciali dentro.
Quanti di voi stanno pensando adesso “perché non mi ama? Sono così interessante”. Ma come manifestate la vostra superiore creatività nel mondo? Se la ragazza dei vostri sogni avesse una videocamera nascosta che riprende ogni istante della vostra giornata per un mese, rimarrebbe impressionata da quello che vedrebbe? Se siete superdotati, forse solo dalle scene in cui vi fate la doccia. Ricordate che non può vedervi dentro, ma solo osservare quello che fate. Pensate vorrebbe far parte di quella vita?
Perché quello che vi chiedo di fare è semplicemente di applicare a voi stessi gli stessi standard di giudizio che applicate agli altri. E’ la stessa cosa di un cristiano che quando vuole aiutare qualcuno si mette a pregare per lui. La cosa non vi fa diventare pazzi? Non voglio discutere qui se le preghiere funzionano o no, ma è certo che comunque permettono di scegliere quel tipo di aiuto che ti fa rimanere sdraiato sul divano. L’assenza di vizi, i pensieri puri di sicuro aiutano i cristiani a pulire la sporcizia interiore. Ma il loro frutto è un frutto buono? Eppure dovrebbero saperlo bene dato che ho tratto la metafora del frutto dalla Bibbia. Cristo infatti dice che “l’albero va giudicato dai suoi frutti”. Inoltre non ha detto qualcosa di duro come ” se vuoi rimanere qui, devi chiudere contratti!”, ma un più sobrio “ogni albero che non produrrà buoni frutti sarà abbattuto e bruciato tra le fiamme.”
Molte persone non accettano questa realtà, come i venditori non hanno reagito bene alla tesi di Alec Baldwin per la quale o chiudevano contratto o avrebbero continuato a pulirgli le scarpe. Si arriva così al punto finale.
#1. Tutto dentro di te si oppone alla necessità di cambiamento
La mente umana è un miracolo, e non c’è niente di più straordinario di vedere il meccanismo di lotta del nostro cervello contro la necessità di cambiamento. La nostra psiche è dotata di molti meccanismi di difesa, progettati per eliminare qualsiasi cosa voglia cambiare l’attuale condizione esistente. Chiedete ad un tossicodipendente.
Anche adesso la vostra mente sta cercando di respingere ciò che ha appena letto in questo articolo.
Per esperienza posso dire che sono qualcosa del tipo…
Interpretare ogni critica come un insulto
“Come si permette questo stronzo di dirmi che sono pigro e sfaticato, una persona educata non mi parlerebbe mai in questo modo. Scrive queste cose solo per sentirsi superiore agli altri e farmi sentire a disagio per la mia vita. Adesso penso ad un bel insulto da scrivergli nei commenti”.
Concentrarsi sul messaggero per evitare di ascoltare il messaggio
Chi è questo per dirmi come devo vivere? Oh, è così intelligente e saggio! E’ solo un blogger coglione! Ho intenzione di andare a scavare qualcosa nel suo passato di stupido e dire a tutti che è stupido, dimostrare a tutti che è stupido. Ho visto quel suo vecchio video dove faceva Hip Hop e le sue rime facevano schifo.”
Concentrarsi sul tono per evitare di capire il discorso
Andrò a cercare una frase dell’articolo che possa sembrare offensiva fuori contesto, e farò apparire l’intero articolo offensivo. Ho sentito che a volte basta una parola fuori contesto per distruggere un romanzo.”
Mentire a se stessi sulla propria vita
Le cose non mi vanno così male. Il mese scorso ho tentato il suicidio ma adesso sto molto meglio. E’ possibile che se continuo a fare le stesse cose prima o poi dal cielo mi pioverà addosso la mia grande occasione. Magari la ragazza alla quale continuo a fare favori un giorno si accorgerà di me.”
Far finta che ogni auto-miglioramento possa distruggere una parte fondamentale di se stessi
Quindi dovrei sbarazzarmi di tutti i miei manga e andarmene 6 ore al giorno in palestra per gonfiarmi e abbronzarmi come quei coglioni di Jersey Shore? Perché è questa l’unica alternativa possibile, no?
E così via. Ricordate, la miseria è confortevole, mentre la felicità costa fatica.
Costa coraggio anche. E’ confortevole sapere che se non crei nulla nella vita nessuno attaccherà quello che hai creato.
E’ così semplice starsene seduti a criticare quello che fanno gli altri. Questo film è stupido, quei due sono una coppia di sfigati, quella relazione è un disastro, quel ragazzo ricco è superficiale, questo ristorante fa schifo, questo blogger è un coglione. Dovrei lasciare un commento chiedendo al sito di licenziarlo. Vedete, ho creato qualcosa.
Dimenticavo. Ogni volta che proverete a creare o a costruire qualcosa, che sia un romanzo, una band o un’abilità, ricordate che ci sarà sempre qualcuno che dirà che state facendo una cazzata. Magari non ve lo dirà in faccia ma lo farà. I tuoi amici ubriachi non vogliono vederti sobrio, quelli grassi non vogliono vederti magro, quelli disoccupati non vogliono vederti intraprendere una carriera.
Ricordate che stanno solo esprimendo la loro paura, perché cestinare le cose degli altri è un altro modo per avere la scusa di non fare nulla. “Perché dovrei creare qualcosa se le cose che creano gli altri fanno schifo? Mi piacerebbe scrivere un romanzo, ma voglio aspettare l’idea giusta. Non voglio scrivere il prossimo Twilight!” Finché non si crea nulla si è perfetti ed esenti da critiche.
Perciò da qui a un anno datevi una data di scadenza per fare qualcosa. Non so cosa, qualsiasi cosa. Acquisite qualche competenza, migliorate qualche abilità, iscrivetevi ad un corso di ballo, imparate a cucinare, girate un film porno. Insomma qualsiasi cosa ma fatela, e poi scriveteci i risultati.
Ma la cosa importante è: non concentratevi su qualcosa che pensate vi accadrà, ma su come acquisire abilità per rendervi utili al mondo.
“Ma non ho abbastanza soldi per un corso di cucina!” Beh andate su Google e cercate “come cucinare” dopo aver attivato il filtro per i porno, esistono milioni di tutorial per qualsiasi cosa. Dovete uccidere le giustificazioni, o le giustificazioni vi uccideranno.
Non avete nulla da perdere e il mondo ha bisogno di voi.
Ecco il video di un cane che rotola giù per le scale.