I cambiamenti delle donne dopo essersi fidanzate
Non prendiamoci in giro, quando si inizia una relazione sentimentale molte cose cambiano. Il problema è che peggiorano, fino a portarci ad essere le stesse persone che da single denigravamo ogni trenta secondi. Nello specifico proveremo a stilare una breve lista di soli 5 punti per constatare cosa comporta tutto questo al sesso maschile. Perché è risaputo, le donne sono inferiori, e quindi vanno prese per il culo. Vediamo quali sono e cosa comportano.
1. TRASCURATEZZA
Iniziano sempre tutte in tiro. Si depilano a distanza di 5/6 ore e fingono di usare abitualmente solo vestitini, tacchi e quel “filo” di trucco che in realtà è cerone alto 3 cm, ma che fino a un metro di distanza e con un po’ d’alcool in corpo pare naturale. Ma tutto svanisce quando la relazione si stabilizza. Lui si ritrova ad avere affianco un essere di una specie ancora non riconosciuta dalla scienza. Pelosa, con le sopracciglia alla Calabria Style (..per intenderci quelle unite, quelle che iniziano da destra e terminano solo all’estrema sinistra) e con la pinza che prende residenza fissa nei capelli, come se avessero sempre appena finito di passare lo straccio sui pavimenti. Non basta! Sono costretti a scoprire che non porta solo quei bei tanga integri e ricamati, ma utilizza anche quelle afrodisiache mutande ascellari con l’immancabile filo staccato, che se solo lo prende tra pollice e indice mentre cammina, sembra di fare un remake del vecchio spot Martini, quello con Charlize Theron.
2. ABITUDINI SERALI
Al principio lei si fa scarrozzare da un locale all’altro, si da della pazza da sola, alza la musica in macchina e balla, si sente fresca, mondana. Una figa colossale. Perde il lume della ragione alla fine della prima bionda media. Si, peccato che appena il rapporto prende una piega ben definita il massimo che a lui verrà concesso sarà la pizza del sabato, soli, o al limite con una coppia di amici (di lei, perché non si sa mai) con cui instaurare conversazioni basate sui prezzi dei proteggi-slip e sul calcio-mercato, con conseguente e immediato ritorno a casa. Nelle poche ore di libertà lui ha un preciso limite alcolico da non superare. E non si è mai capito perché. E’ fornita di tutti i test necessari per metterlo alla prova.
3.SESSO
Avrei pure potuto evitare di inserirlo questo terzo punto onestamente. Perché non c’è niente da dire. Ma niente davvero. Se non che i mal di testa sono sempre più frequenti, alle volte addirittura fulminanti, nascono dal nulla. La libido scende a -175 e per recuperare la situazione e soddisfare le sue voglie (stranamente superstiti) lui si vede costretto a chiudere gli occhi e immaginarsene un’altra, sperando solo di non subire un lapsus e sbagliare il nome, altrimenti per vedere di nuovo un pelo di figa dovrà aspettare altri 4 mesi, in cui si sentirà ripetere solo “..perché tu quella volta che stavamo facendo l’amore hai dettlpsj£§fcwe+98thnguio°L°:ç;=NBT/N..!!”.
4.GELOSIE OSSESSIVE
Il telefono piange in un angolo del comodino. Abbandonato a se stesso si domanda da solo quale funzione gli è rimasta. Ormai non serve più a nulla, se non per consentirgli di sentire la madre, il padre o la sorella. Già la cugina ‘sta un po’ scomoda. La suoneria di un sms gli riecheggia nel cranio come la colonna sonora di un thriller. E’ sicuramente l’inizio di qualche scomodo litigio basato su aria fritta. Anche se dovesse essere il messaggio automatico del gestore telefonico, lei troverà un modo per dargli la colpa di volersela fare con l’operatrice. Quindi deve morire.
5.DISORDINE E IGIENE
Tutto questo non è sufficiente a soffocare la povera vittima nel meschino tranello del fidanzamento. Nei momenti passati insieme (spesso a casa della carnefice) lui è invitato (o in altri casi minacciato con un fucile a pompa) a restare quanto più ordinato possibile. Non può lasciare calzini o mutande in altro loco che non sia il cesto dei panni sporchi. Non può cibarsi senza lavare i piatti mentre ancora ingerisce. Non può rilassare il suo corpo sul letto senza prima essersi tolto le scarpe, aver fatto la doccia con l’alcool etilico denaturato (a costo di mandare a puttane il suo pH epidermico) e aver indossato un camice operatorio sterilizzato da lei stessa precedentemente. Pover’uomo, non può nemmeno muoversi liberamente perché è soggetto anche ad una serie di raggi laser che gli impediscono di toccare vetri, specchi e monitor.
Salviamoli.
Bianca Giannasso