I dieci tipi di fotografo che dominano internet
Facebook, Twitter, Flickr, Instagram, Snapseed, Picasa, Smartphone, I-Pad, Autoscatto, Flash, Contrasto, Negativo e Seppia. 2013. Siamo tutti un po’ fotografi. Ma ogni fotografo o fotografato si distingue per strumenti, pose, forme e colori (e talvolta psicosi). Questa è la personalissima classifica dei 10 tipi di fotografi attivi e passivi che dominano ormai le scene di internet.
1) CONCETTUALE
L’artista concettuale è spensierato, stravagante, eccentrico e sempre alla ricerca di nuove angolature e angolazioni. Ossessionato da una luce che solo il bagno in questione può donargli è ammaliato dal bidet e dipendente dagli “specchi da toilette”. Colpito da un’insensata agorafobia l’unico spazio che riesce mentalmente a sopportare è quello del suo personalissimo vespasiano riammodernato ad atelier nel quale dorme, mangia e digerisce. Sguardo fermo e deciso. Obiettivi: colpirvi con il suo spiccato gusto ornamentale, sponsorizzare carta igienica, tentare di vendervi i propri mobili.
2) FETISH
L’artista fetish è particolare, ripetitivo, colorato e sempre alla ricerca di nuovi modelli e calzature. Catturato dal suo unico e stimato oggetto d’amore (scarpe, scarpe e ancora scarpe) arriva a procurarsi scoliosi di terzo grado e una dorsopatia perenne pur di raggiungere la perfezione artistica dei suoi lacci e linguette. Sguardo fermo rivolto verso il basso. Obiettivi: cercare di scoprire se è affetto da effetti congeniti alla pianta del piede, tenervi sempre aggiornati sulle imminenti uscite modaiole, tentare di vendervi le proprie scarpe.
3) COPPIA
La coppia non è né spensierata né stravagante né eccentrica né particolare e né colorata. Solo ripetitiva. Affascinati da qualsiasi cosa: monumenti, statue, piazze, musei e persino dai piccioni si cimentano operosi per immortalare il fatidico momento. Le vacanze rappresentano la scusa perfetta per allungare il proprio book. Sguardo spento e assente dovuto probabilmente alla 342esima foto consequenziale. Nell’album dei ricordi, infatti, l’importante non è la qualità ma la quantità. Obiettivi: cercare nuovi sfondi sui quali poter auto-fotografarsi, tenervi aggiornati sulle offerte last minute Ryanair, farvi credere che abbiano ricevuto il dono dell’ubiquità.
4) SCAPOLO/ZITELLA
Lo scapolo/Zitella è solitario, introverso, seducente e sempre alla ricerca di nuove angolature angolazioni per il suo braccio. Assillato dal primo piano perfetto decide, ad un certo punto, di dedicare il resto della sua vita alla ricerca di un autoscatto interiore, estraniandosi dal resto del mondo e praticando l’astinenza sessuale. Lo sguardo non è importante per lo scapolo, quel che conta è che il braccio sia fermo e deciso. Obiettivi: combattere la solitudine, aumentare la sua resistenza all’acido lattico, tenervi informati sulle condizioni di salute del suo braccio.
5) BINGE EATING
Gli artisti del cibo sono tanti, affamati, compulsivi e sempre alla ricerca del nuovo piatto da immortalare. Presi da muffin dai colori fluorescenti e da insalate che riescono a descrivere con 34 tipi diversi di hashtag non esitano a fotografare qualsiasi cosa di vagamente commestibile che gli passa sotto gli occhi. Il tempo post-scatto non viene impiegato per assaporare la portata ma per trovare l’effetto giusto da applicare in modo da risaltare al meglio su Instagram. Piatto fermo e condito. Obiettivi: sconfiggere i “mapazzoni”, catturare l’attenzione di Benedetta Parodi, tenervi informati, caloria dopo caloria, sul tipo di dieta scelta.
6) APPROVED
Gli approved sono artisti positivi, ottimisti, rilassati e sempre alla ricerca di una nuova cosa sulla quale imprimere la propria benedizione (con il proprio pollice ovviamente). Soffrono di una innata paresi che si attiva ogniqualvolta un obiettivo si frappone davanti a loro sentendo il bisogno improvviso di diffondere empaticamente il loro senso di compiacimento, felicità e sicurezza. Pollice fermo e deciso. Obiettivi: non farsi trovare con il pollice abbassato, informare il mondo che stanno facendo la cosa giusta, tenervi aggiornati sulle condizioni di salute del proprio pollice.
7) ZOOM DIPENDENTI
Gli zoom dipendenti sono pignoli, precisi, maniacali e sempre alla ricerca di un nuovo dispositivo che potenzi la messa a fuoco. Hanno una visione del mondo molto digitalizzata, vivono gli spazi e la percezione in termini di pixel. Incantati dalla possibilità di scovare chissà quale segreto, grazie al focus center, si addentrano senza timore all’interno di cavità nasali, orecchie, bulbi oculari e sezioni dentali. Zoom fermo e ravvicinato (molto ravvicinato). Obiettivi: zoommare il più possibile.
8) FINTI ESPERTI
I finti professionisti della fotografia sono degli stakanovisti, insuperabili, dispendiosi e sempre alla ricerca della panoramica perfetta. Decidono di intraprendere la carriera fotografica nonostante tutto il mondo abbia tentato, inutilmente, di dissuaderli da questa folle idea. Convinti di possedere chissà quale pregio artistico sono immuni alle critiche e possiedono un’autostima degna di un premio Nobel. Si muovono tra di noi silenziosi e con apparecchi costosissimi che non sanno minimamente usare. Tappo fermo e decisamente chiuso. Obiettivo: uno soltanto, ricordarsi di togliere il tappo dell’obiettivo prima dello scatto.
9) AUTOEROTISMO
Gli esperti del piacere-su-di-sé sono compulsivi, audaci, incoscienti e sempre alla ricerca di nuove zone erogene. Sedotti da qualsiasi parte del corpo (del loro corpo) amano scattarsi foto osé e stuzzicare il parent-control. Portatori dell’ideologia “no alla censura” si eccitano riguardando gli album delle vacanze al mare. Spesso e purtroppo, condividono le loro pose a luci rosse con il mondo circostante incuranti del fatto che non tutti possono permettersi certi costumi e dimostrando assoluta estraneità al significato di “limite alla decenza”. Obiettivi: eccitarsi, eccitarvi, farvi ispezionare ogni singola sezione del loro corpo.
10) WURSTEL
La nuova moda scatenatasi quest’estate sta spopolando sul popolo del web e tra le spiagge di tutta Italia. I wurstel possono essere di pollo, di tacchino, suino, ripieni o al naturale. Sono partiti in massa quest’anno, dopo un rapido passaparola avvenuto tra gli scaffali dei supermercati più alla moda, per godersi una meritata vacanza fatta di mare e abbronzature grigliate dopo anni di temperature al minimo e spazi angusti condivisi con le vicine sottilette. Obiettivo: non diventare commestibili al sole per tornare crudi al servizio del consumatore!
Faffa