7 motivi per i quali la società uscirà cambiata dal coronavirus
Il periodo che stiamo vivendo è tra i più particolari della storia moderna. Che la cosa ci spaventi o meno, da questa esperienza ne usciremo tutti completamente cambiati. Per favorire l’elaborazione di questa inevitabile mutazione psico-collettiva argomenteremo tesi di psicologia sociale provando a strutturare un’analisi generale che tiene conto delle attitudini culturali della società (sia in ambito nazionale che internazionale), confluendo tutte le ipotesi in un saggio ampiamente articolato… Tranquilli, tranquilli, scherzavo. Svilupperemo l’unica espressione scritta che siete in grado di leggere: una lista, di soli 7 punti.
Perché quando finirà la quarantena non riusciremo a tornare alle nostre vite normali
1) Parlare con gli altri
Le uniche conversazioni le affrontiamo con Alexa e lei è un ottima compagna perché non conosce la diatriba. Immaginate con quale eleganza dialettica ci confronteremo con chi ci ruba il parcheggio quando potremo uscire di nuovo.
2) La gerarchia dei ruoli
Abbiamo dimenticato le suddivisioni gerarchiche dei ruoli, questo perché in casa siamo noi a comandare: sempre che il nostro volere non rechi disturbo alla nostra consorte o al cane, o ad Alexa. Il primo giorno in ufficio chiederemo al capo di portarci il caffé per poi incazzarci a morte con lui perché c’è troppo zucchero.
3) Fuga
Questo lungo periodo ci costringe a passare tanto tempo con le persone che abbiamo in casa, persone che abbiamo scelto per giunta. Fidanzate, mariti, figli… fiino a ieri riuscivamo ad evitarli pianificando l’intera settimana su orari d’ufficio, palestra e fittizi viaggi di lavoro. Adesso ci rendiamo conto che quel gruppo non lo sopportiamo. Una volta liberi, l’unica soluzione plausibile è la fuga. Scapparemo (non appena ce lo permetteranno) in qualche remoto paese dell’est, abbracciando l’improbabile vita del pescatore vietnamita.
4) Dragon Ball
Tutti, nessuno escluso, useremo il tempo dell’isolamento per portare a termine la maratona, da tempo programmata e mai iniziata, di Dragon Ball et similia. Passare da articolate serie introspettive a un anime ridoppiato per bambini ci costringerà a un involuzione culturale di massa, facendoci perdere ogni cognizione di argomentazione dignitosa. Finita la quarantena useremo l’abilità di Crilin di lanciare i fagioli di ‘Balzar’ per argomentare le nostre ragioni.
5) Lo stile
Capiremo che senza l’enorme pressione pubblica che ci costringe ai rigidissimi canoni del trendy, si vive meglio. Anche i seguaci più fedeli dell’alta moda passeranno dall’urlo di terrore fatto ogni volta che incrociano per sbaglio la loro immagine riflessa, mentre indossano un pigiama verde con pois gialli, alla Futterwacken in mutande e felpone fatta in un pub per salutare l’amico che non vedevano dall’inizio della quarantena.
6) Il Tempo
L’unico aspetto positivo del quotidiano pre-quarantena è che le attività come il lavoro, le lezioni universitarie o la scuola, scandivano il tempo. È il terzo giorno consecutivo che anziché il pranzo prepariamo la colazione; rassegnamoci al fatto che l’orologio biologico sarà compromesso per i prossimi vent’anni.
7) Effetto Drugo
Impareremo a sentirci realizzati anche se non abbiamo prodotto nulla nell’arco della giornata. Comprenderemo la sottile filosofia espressa nel film dei fratelli Coen, secondo la quale l’individuo può ricoprire il ruolo di protagonista anche se si pone in maniera completamente passiva negli sviluppi della trama. Rigetteremo il concetto di ‘’lavoro’’ e vivremo alla buona sopravvivendo con dosi massicce di white russian, collezionando tappeti.
7 bis) Scopriremo che il cardigan originale del Drugo costa 240$ e opteremo per il suicidio di massa.
Questo post non sarebbe stato possibile senza l’aiuto di Salvatore e del gruppo Oltreuomo Blog dove raccogliamo idee per le nostre liste e per i nostri post di Instagram