Sassuolo Calcio: viviamol’A
Da vent’otto anni l’inizio del campionato di calcio mi lascia più indifferente di qualcosa verso cui rimango indifferente. Ad esempio i romanzi di Carofiglio. Il mio è un disinteresse genuino come quello di un bimbo che preferisce guardare Holly e Benji piuttosto che il nuovo outfit di Neymar.
Tuttavia, quest’anno il livello della mia noia ha raggiunto nuove vette e così ho deciso di provarci. Voglio proiettare i miei sogni, speranze e frustrazioni nel risultato finale di una partita di serie A. Tornare a casa dal bar e picchiare la mia compagna se la mia squadra del cuore si comporta male in campo. O se ha vinto e mi sono ubriacato per festeggiare.
Il problema è che non avevo una squadra del cuore.
Così motivato, ho passato in rassegna tutte la squadre di serie A e ho deciso di votarmi anima e corpo al Sassuolo Calcio. A difesa della mia scelta non c’è una motivazione geografica, non conosco nessun giocatore del Sassuolo calcio (ma ho chiesto su facebook l’amicizia a tutti), ho addirittura un’idea vaga di dove si trovi fisicamente il club.
Allora perché il Sassuolo Calcio?
Perché il Sassuolo Calcio è come l’Oltreuomo. Ultimo fra gli ultimi. Senza pretese ma simpatico. Un vaso di coccio che viaggia in mezzo a tanti vasi di ferro. Timido, indifeso e ansioso è stato gettato nel mondo dei grandi all’improvviso. Senza Lexotan o gocce di En ma con due uniche armi da usare per fronteggiare questa nuova sfida: il vittimismo e la simpatia.
Nel mondo del calcio dove regna l’arroganza di dominare il Sassuolo Calcio si presenta con uno slogan più umile dell’apparato respiratorio di papa Francesco: viviamol’A. Come dire che già che siamo qui proviamo a divertirci e farci fare l’autografo da Buffon.
Quindi è deciso. Anziché non tifare nulla, l’Oltreuomo tiferà Sassuolo Calcio. E tutte le altre squadre vadano a fare in culo.