Le 4 ragioni definitive per NON mettersi a dieta
Immagino sia già iniziata da mesi quella rottura di coglioni infinita che è l’hype per la prova costume. Per una persona normale, la prova costume è quella che fai prima di uscire il Martedì Grasso, per gli ossessionati dai propri centimetri di lardo un incubo in cui hanno deciso di coinvolgere il resto del mondo civilizzato.
Eppure mettersi a dieta in vista dell’estate è ovviamente una troiata. Per capirne il motivo, stendiamo una breve fenomenologia dell’ansia da prova costume:
#1. Primavera: ti rendi conto che la differenza tra il te odierno e quello nelle foto della scorsa estate è la stessa che intercorre tra Brad Pitt e Giancarlo Magalli: non solo sei più grasso, ma anche più basso;
#2. Inizi una dieta ferrea, che conduce il tuo organismo ai minimi storici dei livelli di glicemia e felicità;
#3. Estate: sei in una forma accettabile, la tua pancia non occupa i tre quarti delle foto di gruppo in spiaggia e rimorchi anche;
#4. Autunno: tornato solo e senza foto di gruppo in spiaggia da scattare, torni a mangiare come un essere umano adulto e a riguadagnare peso.
Bene, ora vediamo, punto per punto, perché questo circolo vizioso della prova costume è destinato a produrre solo infelicità.
#1. Giancarlo Magalli sarà pure meno attraente di Brad Pitt, ma innanzitutto è comunque una star di Facebook e poi non ha subito il trauma di farsi lasciare dalla Jolie. Insomma, non è vero che i brutti sono meno felici dei belli;
#2. Anzi, le persone a dieta sono infelici, perché rinunciano ad un piacere oggi per averne uno domani, quindi investono il futuro di aspettative enormi – e più grande è l’aspettativa e maggiore sarà la difficoltà nel soddisfarla;
#3. Poniamo anche che, grazie alla tua dieta gnadhiana, tu riesca a toglierti qualche sfizio estivo. Renditi conto che per essere soddisfatto tra giugno e agosto sei stato infelice da marzo a maggio. Tre mesi di merda per tre mesi buoni: la somma finale è zero;
#4. Più fatica hai fatto per rimetterti in forma in primavera e più ti senti in colpa in autunno, quando ad ogni botta di calorie che ingurgiti il tuo cervello ti sussurra: “Questa la paghi con 82 chilometri di corsa in montagna, tra qualche mese.”
E vediamo ora come sarebbe la vita, se ce ne fottessimo della dieta e della prova costume:
#1. In primavera, quando gli altri dicono “no, grazie, non prendo pane e salame perché devo dimagrire”, tu ti fai un altro panino e te lo godi come Magalli si gode ogni singola puntata condotta de I Fatti Vostri;
#2. Eppure non ingrasserai come un maiale, perché il tuo obiettivo non è diventare un contenitore di colesterolo ma solo goderti il cibo;
#3. In estate rimorchierai meno di quelli che non mangiano dal primo maggio – ma rimorchierai persone migliori perché saranno persone attratte dal fatto che sei in pace con te stesso e non solo con la bilancia;
#4. In autunno, quando gli altri tornano a ingozzarsi di cioccolata e sensi di colpa, tu continui a scopare con le persone rimorchiate in estate (e a mangiare).