Le 20 giornate mondiali che dovremmo celebrare
Ho notato che ultimamente non passa giorno che non sia una giornata mondiale pro o contro qualcosa. Appuntamenti fissi nel calendario per ricordare a noi stessi i problemi del mondo, problemi che non ci sarebbero se noi non ci fossimo, ma se non ci fossimo nessuno potrebbe ricordarli. D’altronde, dobbiamo pur illuderci che i nostri sforzi possano in qualche modo fissarsi nello scorrere del tempo. Ma forse il vero motivo sono le lobby dei calendari. Ad ogni modo, quello che conta davvero è sapere che ogni giorno dobbiamo metterci in gioco e prendere consapevolezza di ciò che ci circonda. Un concetto nobile, sul piano filosofico esistenziale. Poi è giunto Netflix: l’inverno, i divani e i nostri culi hanno fatto il resto. Tuttavia, se dobbiamo proprio, è quantomeno doveroso includere anche le seguenti giornate mondiali a quelle già esistenti:
1- per le cuffie dell’mp3 ingarbugliate nelle tasche. Il vero male della modernità
2- per gli omega 3. Non sappiamo che cazzo siano, ma fanno bene
3- Per i 10 minuti di ritardo accademico dei treni che accorrono in aiuto di pendolari ancora più ritardatari
4- per gli analfabeti funzionali, anche se non coglieranno l’ironia di questa proposta. E allora i marò?
5- delle profezie apocalittiche, sperando che ci azzecchino. Anche solo una volta basterebbe
6- degli apericena e dei petaloso, giusto per dare l’ultimo schiaffo morale ai puristi dell’Accademia della Crusca.
7- per chi non riesce a organizzarsi per tempo, con data da decidersi all’ultimo
8- per chi non riesce a fare a meno di organizzarsi con troppo anticipo, con data da decidersi con voto superiore ai 3/5 in 4 meeting fissati l’anno precedente.
9- della ricchezza, perchè ogni tanto fa bene dare un’immagine positiva dell’umanità. Il concetto fame nel mondo fa troppo telethon
10- per la generazione dei primi anni 90 che usano in maniera preoccupante l’espressione ai miei tempi
11- per quelli che sulla bacheca vivono a Malibu e lavorano presso “Big Money Management”, ma uno di loro lo conosci, è il figlio del salumiere e abita in fondo alla via
12- per i maschi fidanzati con una volontà propria
13- per le loro fidanzate, che li convinceranno a farsi regalare qualcosa per l’occasione
14- per il precariato, con data mobile e rinnovabile ogni 3 mesi.
15- per chi si è chiuso in se stesso, poi ha trovato la forza di uscire, ha fatto quattro passi e poi si è richiuso. A chiave.
16- per gli arrampicatori sociali che scivolano
17- per le vittime dei pusher costrette ad andare a trans e fingere un rapimento per salvare la propria dignità
18- per quelli che dopo 20 e passa anni, non si stancano di rievocare i tempi di Mai dire o le battute di Aldo Giovanni e Giacomo
19- per quelli che si sentono dire “Sarà un’occasione di crescita per entrambi” e ci credono, senza tradurre in “Ti lascio perché son 2 mesi che un altro tizio mi trapana come fossi un compensato”
20- per le scelte di vita sbagliate, i rimorsi, i rimpianti, gli amori perduti, sempre lì a ricordarci che al mondo c’è spazio anche per la bellezza.
Ovviamente, ci sono altre categorie umane e disagi annessi e connessi. Ma questo rientra sempre nella bellezza e bla bla bla che ho detto prima. Si insomma… niente di serio.