I tipi umani dei professori universitari
I professori universitari. Bestie mitologiche metà uomo metà appello. Si presume che, almeno all’università, questi insegnanti possano essere competenti e motivati. Almeno questo è quello che speriamo noi al nostro primo giorno di corso. Veniamo smentiti dopo circa 10 minuti, il tempo di renderci conto che ci ha assegnato uno o più libri da millemila pagine per il suo esame. A questo punto la selezione naturale fa il suo effetto: molti si demoralizzano, altri cominciano a cercare il rosario nella tasca, altri ancora svengono semplicemente. I più forti rimangono in piedi, ma solamente fino alla scoperta del prezzo di tali libri che, ovviamente, il professore vuole originali. E dopo questa iniezione di buonumore possiamo cominciare.
Il Professore-Scrittore: ricollegandoci alla premessa, molto spesso i professori scrivono libri che verranno venduti allo studente che sarà obbligato a comprare nella speranza (vana) di passare l’esame. Hanno un costo improponibile e una lunghezza infinita: due caratteristiche perfette per lo studente che vuole solo 6 maledettissimi cfu per una laurea sempre più vicina.
Il Professore Scazzato: arriva in ritardo alle lezioni (se non manda i suoi assistenti/sgherri), spiega poco e quel poco che spiega lo fa male. Per tale personaggio il lavoro di professore è semplicemente un modo per arrotondare le entrate a fine mese. Il lato positivo è che MAGARI all’esame promuova tutti solo per andare in ferie. Ma non contateci troppo.
Il Professore Trenitalia: il Trenitalia arriva alle lezioni in anticipo, e infischiandosene del quarto d’ora accademico, comincia a spiegare. Per poi prendere a male parole chi non rispetta l’orario. Il suo, s’intende.
Con tale elemento dimenticatevi eventuali pause o conclusione anticipata della lezione; molto spesso finirà in ritardo e in quell’ultimo quarto d’ora vi spiegherà ciò che sicuramente troverete all’esame. Infame.
Un consiglio: arrivate un’ora prima della lezione, uscite solo dopo di lui e pedinatelo stretto fino alla porta dell’università. Non si sa mai.
Il Professore Bruto: l’aggettivo “Bruto” non si riferisce alla sua bellezza fisica ma alla sua abilità nel pugnalarvi alle spalle in ogni modo: domande a sorpresa durante la lezione, capitoli non spiegati ma solo accennati, argomenti importanti lasciati in balìa dello studente. Il suo esame sarà una tombola, non tanto per gli argomenti, ma per la sua scelta nel dare voti: estrazione a sorte o il cosiddetto metodo alla C.D.C.
Il Professore “out-time”: chi potrebbe mai essere? È facile, è quel professore che affibbia lavori di gruppo, casi da risolvere, relazioni ed attività varie da completare al di fuori della sua lezione. Perché farci questo? Non bastano le tue lezioni? Il nostro studio? Il nostro sudore versato all’esame? Assolutamente NO. Lui vuole che lavoriamo in gruppo per svolgere dei lavori socialmente inutili per il suo piacere personale nel correggerli e nel vederceli esporre con la promessa, vana in realtà, di aggiungere punti all’esame. Bugiardo, lo sappiamo tutti che tale bonus sparirà magicamente. Ah, ovviamente la partecipazione a tali progetti è ASSOLUTAMENTE facoltativa.
Ps: per colpa dei professori come questo domani mi dovrò svegliare presto e andare all’università, nonostante non abbia alcuna lezione e un’enorme carenza di sonno.
Il Professore Sorridente: diffidate da chi sorride sempre. Soprattutto se ha il coltello dalla parte del manico. Come il Bruto, ma più raffinato. E senza vaselina.
Il Professore con il corso inutile: tutti almeno una volta nella vita hanno avuto un esame con la stessa importanza del voto di religione alle superiori. Aula colma la prima lezione, dalla seconda la desolazione. L’esame lo prepari sulle slides che carica e sui libri. Perfino lui sa che è inutile frequentare la sua materia e ti dà ogni possibilità per prendere 30 e lode, probabilmente l’unico della tua carriera. Arrivi scazzato e impreparato il giorno dell’appello, prendi un 18 stentato e ti senti inutile e stupido per circa 3 secondi. Poi firmi e accetti il voto.
Il Professore (S)bocciatore: lui ti boccia almeno due volte, qualunque sia la tua preparazione. Lo sai tu, lo sa lui. Un comunista d’altri tempi: rimanda tutti all’appello dopo, sia che tu sia un genio che un cretino. Ma lui la differenza la vede, tranquillo.
Un consiglio: aspettate il suo pensionamento per dare l’esame. O un suo “accidentale” incidente con l’auto. Boccia, boccia, il karma farà il suo corso.
Il Professore Smemorato: si dimentica delle lezioni non per cattiveria (come fa lo scazzato) ma semplicemente perché non se le ricorda. Agli appelli dimentica la prova da far svolgere (se si presenta), sbaglia aula, sbaglia corso, dimentica di correggere e di caricare i voti online. A volte si dimentica perfino di essere un professore.
Il Professore Onesto: l’Onesto lo fa per soldi. E da bravo dipendente fa il minimo sindacale. Spiega il programma del libro, esame di difficoltà media, correzioni giuste. Qualunque cosa pur di evitarsi lavoro aggiuntivo.
Tale categoria la si può notare dall’atteggiamento a lezione: parlantina fissa, un solo tono, senza interruzioni. Sia che i presenti stiano dando fuoco ai banchi, sia che in aula ci sia solo la bidella che pulisce lui non si fermerà mai. Aspetta solo la fine della lezione.
Il professore Esaltato: lui non spiega. Lui narra le sue imprese di vita, la sua carriera, il suo prestigio sociale, il suo stipendio, il suo ruolo fondamentale nelle aziende. Non vuole studenti, ma una platea di fans in visibilio che lo ammira e che lo invidia.
Nonostante tutto il suo successo fa il professore a tempo perso e in cuor suo sa che chi lo ascolta lo fa solo nella speranza di togliersi l’esame il più presto possibile. Ma lui è contento così.
Nel momento in cui hanno affisso le date degli appelli in facoltà ho realizzato che esiste ancora una categoria di professori; vediamola insieme.
Il Professore Misterioso: non si sa nulla del suo esame. Potrebbe essere una corsa campestre come il test invalsi. Questo insegnante non fa nulla per risolvere i dubbi degli studenti, anzi, rende tutto ancora più confuso.
Come riconoscerlo? È il professore il cui esame non ha ancora una data stabilita.
Ovviamente molti professori appartengono a una o più categorie e, naturalmente, ci sono molti più tipi di insegnanti. Ho inserito solo questi personaggi dato che, quasi sicuramente, li incontrerete nella vostra carriera universitaria.
Non c’è di che matricole.