Una partita a Ruzzle sposta il voto “elettorale”
I pensieri di un politico durante la campagna elettorale sono uguali a quelli di chiunque debba scegliere un regalo importante. Piacerà questo? Non sarà un po’ troppo? E se ce l’ha già?
Così, nei mesi che precedono le votazioni, il politico elabora i gusti dell’elettorato e si traveste in modo da essere scambiato per uno di noi. Vi ricordate Berlusconi? Il presidente operaio?
I comportamenti, le frasi, l’aspetto dei candidati non sono altro che il riflesso di come loro ci vedono. Chi di voi ha guardato Kill Bill di Tarantino ricorderà la dissertazione riguardo a Superman. Superman quando si sveglia al mattino è Superman, per non farsi riconoscere si traveste da Clark Kent. L’alter ego è debole, vigliacco e non ha fiducia in se stesso. Ed è così che Superman giudica gli uomini.
Qualcuno ora potrebbe obiettare che gli eroi della Marvel con la politica non hanno nulla da spartire. Questo qualcuno evidentemente non ha seguito le primarie del PD. Con un atto di politica illuminata i cinque candidati erano diventati un fotomontaggio posticcio nel quale si sostituivano ai fantastici 5. Bersani era la Cosa, Renzi la Torcia Umana, Vendola Mr Fantastic, Tabacci Silver Surfer e Laura Puppato era la Donna invisibile. Una compagine insostenibile persino per Galactus.
Acqua passata. Ora la campagna elettorale si trova nelle sue fasi più concitate. La tensione è alle stelle e i diversi schieramenti ormai sfoderano le armi pesanti. Vediamo nel dettaglio le strategie politiche dei vari candidati per far colpo sugli elettori più giovani.
Ruzzle
Il PD sceglie il gioco del momento come asso di cuori della sua campagna elettorale. Qualunque ragazzo possegga uno smartphone da 700 euro non può che simpatizzare per l’ingegnosa trovata. Sfortunato invece lo slogan associato “vinci con le parole giuste”. Infatti anche i giovani più sprovveduti riescono a entrare nella semantica della frase e tradurla in “PD: parole, non fatti”.
Bestemmie
Sembra che il linguaggio triviale che storicamente fece la fortuna di Beppe Grillo ormai sia stato assorbito e non coinvolga più l’elettorato. Per il comico genovese è il momento di fare il salto di qualità se vuole restare a galla. Basta “vaffanculo”, “levatevi dalle palle”, “casa Pound” e altri surrogati buoni per la Littizzetto. L’unica possibilità che gli rimane per rimontare nei sondaggi è tirare qualche bel bestiommione. C’è chi sostiene che nemmeno questo gesto possa salvare il M5S dato che è già stato utilizzato da Silvio Berlusconi nell’ottobre 2010 durante una visita all’Aquila (la bestemmia poi è stata contestualizzata, NDA).
Istruzione
In totale controtendenza con il panorama politico contemporaneo, Mario Monti si gioca la carta dell’istruzione per circuire i giovani italiani. La precisione con cui il professore utilizza congiuntivi e preposizioni subordinate ha conquistato gli accademici ma allo stesso tempo alimenta le dicerie circa una possibile intesa con il PD. Se è così colto chissà che punteggi a Ruzzle.
Panem et circenses
Berlusconi è il tizio di quinta che sta insieme alla più figa della scuola, una studentessa del primo anno, e che ti fa annusare le dita dopo le loro serate. Acquista giocatori di calcio per accaparrare il voto popolare. Paga ogni anno una finanziara di alimenti a sua moglie per garantirsi il voto dei fidanzati “inzerbinati”. Adotta un cucciolo di cane puccioso per assicurarsi il voto di tutte le ragazze e di tutti i Grillini ecologisti. Riassumendo, il PdL conquista i giovani con le spacconate del suo leader. Come strategia elettorale è talmente estesa da essere perfetta. L’unica dubbio è se un vecchino di settantasei anni possa reggere questi ritmi.
Articolo originale: Tiscali