10 falsi miti sui procrastinatori
Procrastinare, la procrastinazione e i procrastinatori non sono capiti.
Però, sono talmente tanti che mi sembra giusto sfatare i falsi miti sul procrastinare per lanciare un messaggio al mondo: fraternizzate con i procrastinatori, sono persone come voi.
Vediamo quali sono questi falsi miti sui procrastinatori e sul procrastinare.
#1 Sono pigri.
Nulla di più falso. Chi procrastina non è pigro, è solo troppo impegnato a fare cose più divertenti di quelle che dovrebbe fare.
#2 Sì arrendono molto presto e abbandonano le cose che fanno alla prima difficoltà.
NO! Procastinare non significa arrendersi. Il procastinatore non comincerebbe mai a fare qualcosa che non può portare a termine in poco tempo e senza fatica. Piuttosto delega o non fa.
#3 Non portano mai a termine le cose.
Chi ha avuto la fortuna di vedere un procrastinatore all’opera è senza dubbio rimasto stupefatto. Quando finalmente si mette a fare qualcosa, rinvigorito da un vergognoso monte ore di cazzeggio, il procrastinatore riesce a svolgerla presto e bene. Alcuni lo chiamano genio.
#4 La procrastinazione causa ansia e depressione.
Ansia e depressione si causano da sole. Procastinare non genera queste robe. Ci sono procrastinatori più tranquilli di Budda e persone sempre in orario e puntuali che vivono sull’orlo di una scatola di Xanax.
#5 I procrastinatori arrivano in ritardo agli appuntamenti.
No, vi chiamano all’ultimo per darvi buca.
#6 Sanno che procrastineranno già prima di cominciare un lavoro.
In verità, qualsiasi procrastinatore, nel momento in cui gli viene assegnato un lavoro, vive nella sua testa l’illusione della competenza. Cioè, ricorda che l’ultima volta è riuscito a fare tutto l’ultimo giorno e pensa che questa volta, cominciando subito il lavoro potrà fare le cose con molta calma. È solo quando si è attivato questo meccanismo – so farlo in poco tempo, ho tanto tempo, me la prendo comoda – che il procrastinatore comincia a procrastinare.
#7 La loro igiene personale fa schifo.
Fanno la doccia più tardi, ma la fanno.
#8 Sono meno intelligenti.
Esattamente l’opposto. Primo, il procrastinatore fa mille cose, quindi la sua intelligenza è più ampia rispetto alla media. Secondo, dover fare le cose all’ultimo ha aguzzato il suo ingegno al punto che considera idioti tutti quelli che fanno le cose lentamente. Procastinare vuol dire essere smart.
#9 L’avvicinarsi della scadenza li manda fuori di testa.
In realtà l’avvicinarsi della scadenza è una sfida. Quando possono spingermi vicino al ciglio del burrone senza cadere giù?
#10 Sono approssimativi.
Direi piuttosto focalizzati sul risultato. Ci sono persone che investono il 50% del loro lavoro sulla realizzazione e il restante 50% sulle cornicette del Power Point. Il procrastinatore investe il 50% sulla realizzazione del lavoro e il restante 50% sui ca**i suoi. Procastinare significa ottimizzare.