Le 5 fasi della trasformazione in un vecchio rompicoglioni
Venerdì notte sono passato al lato oscuro del condominio, quello con le luci spente perché vuole dormire e va a rompere i coglioni a chi sta facendo una festa alle 4 del mattino chiedendo di abbassare il tono della voce. Per celebrare questo evento che molto più del viagra o della menopausa segna la fine di quella parte della vita in cui una persona…no, questa cosa segna proprio la fine della vita. Ecco, per suggellare il passaggio ho raccolto le 5 fasi che segnano la tua trasformazione da persona in grado di partecipare ad una festa a persona che non riesce neppure ad ascoltarne una. Insomma, ecco come si diventa dei vecchi rompicoglioni.
Le 5 fasi della trasformazione in un vecchio rompicoglioni
#1. Lo schiacciasassi
Sei il Robocop dell’alcolismo. Feste devastanti che finiscono alle 5 di mattina non significano nulla tranne che arriverai con 5 minuti di ritardo e un alito al profumo di inferno alla lezione delle 9. Sei indistruttibile. Ci sono sempre un vicino del cazzo o un vecchio di merda che provano a rovinare le tue feste, ma tu, vero schiacciasassi carburato a vodka, te ne batti il cazzo di tutto ciò che è pubblico, quiete o decoro che sia.
#2. Acciacchi
Qualcosa è cambiato. Feste devastanti significano ancora alito necrofilo, ma la lezione a cui ritarderai non è quella del giorno dopo, ma di quello dopo ancora. Perché ormai la durata dell’hangover si quantifica in giornate, non in ore. Passi i doposbronza in camera, con le tapparelle abbassate, la Moment come unica amica e la promessa che mai, mai più ti spaccherai come non ci fosse un domani. Perché un domani c’è, ed è terribile.
#3. Vecchiaia
Hai gettato la spugna che eri. Le feste le facciano gli altri, quelli che passano più tempo divertendosi che stando male per essersi divertiti. Gli after diventano aperitivi, le cene pranzi e il vino, in una perversa Cana, ritorna acqua. Tuttavia non sei ancora pronto ad appendere il fegato al chiodo e continui a provare a divertirti, o almeno a non odiare chi ci riesce. Ma i risultati sono sempre gli stessi: emicrania, rincoglionimento, voglia di morte.
#4. La prima volta
Non si scorda mai. Vuoi dormire, sei stanco, stressato, vecchio di merda. Ma non puoi, perché la festa dei vicini si trova al 9° grado della scala Richter. Chiudi gli occhi, stringi le palpebre sperando che sia solo un incubo ‘sta cosa per cui ci sono altri esseri umani sulla Terra in generale, e nel tuo condominio in particolare. Affondi la faccia sul cuscino, ma devi rialzarla un attimo prima di morire soffocato. “Vi prego, crepate, vi prego, crepate, vi prego…”.
E di colpo sei in piedi. Non sai neanche tu cosa stai facendo, ma due secondi dopo ti trovi di fronte alla porta dei vicini. Scampanelli come la slitta di Babbo Natale quando la cometa le taglia la strada. Rabbia e delirio. Ti apre un tizio ubriaco che indossa un tanga come copricapo ed è identico a te pochi anni prima. Anzi, sei proprio tu. Nella tua mente lo insulti equiparando dio a diversi esponenti del mondo animale, ma ciò che ti esce di bocca è solo la timida osservazione che vorresti dormire. DEVI dormire.
Poi saluti il tuo vecchio te stesso e torni a letto chiedendoti, se non sei più il te stesso con il tanga in testa, che nuovo te stesso sei diventato.
#5. Sensi di colpa
I giorni successivi la tua prima volta ti interroghi sul futuro che ti attende. Nel disperato tentativo di riportare a galla un passato in cui la vita riservava qualcosa di meglio della speranza di poter andare a letto a mezzanotte ricominci ad uscire. Ma il corpo è una macchina e se ti sei rinchiuso in una Smart sarà difficile tornare a fare la Parigi-Dakar senza morire abbrustolito in mezzo al deserto. Nonostante ciò, chi non si è ancora ridotto come te continua a far festa.
Ora 5 vie ti si aprono davanti:
- Decidere che la parte bella della vita è finita e ciò che resta sono solo i titoli di coda troppo lunghi di un bel cortometraggio. Trarne le conseguenze;
- Rimettere in sesto il tuo corpo e intraprendere la nobile via dell’alcolismo;
- Uscire solo con coetanei, facendovi compagnia in una vita sempre più avara di soddisfazioni;
- Diventare definitivamente un vecchio rompicoglioni, uno di quelli che vivono con la scopa in mano per battere sul soffitto quando i vicini fanno i tipici rumori delle persone vive, ad esempio camminare;
- Farti di sonnifero quando i vicini fanno festa.