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Le teorie del complotto hanno rotto il ca**o

Ogni volta che dei paranoici si chiudono in una stanza per sfuggire al male di vivere nasce una nuova teoria del complotto. Serve anche un computer o una tablet o uno smartphone per condividere il proprio disturbo mentale con la rete.

Io sono un abile paranoico. Generalmente riesco a convincermi anche di cose piuttosto improbabili tra cui l’utilità degli avverbi o il fatto che il professore di analisi 2 tra le trecento persone interrogate oggi, provi una speciale antipatia per il sottoscritto. Tuttavia tra le migliaia di teorie del complotto che affollano la rete non ce n’è una che mi persuada.

Per questo ho deciso di creare una mia personale teoria del complotto utilizzando la struttura classica di questo genere letterario di fantasia.

teorie del complotto

Fase 1: Prendere una propria percezione e rimuginarci sopra.

Avete notato che in Italia ci sono sempre più cinesi? E anche in europa? E nel mondo?

Forse è normale perché sono tantissimi e da qualche parte dovranno pur infilarsi. Che fertilità, che salute. Però la cina sarebbe abbastanza grande per accoglierli tutti, penso.

Chissà perché aprono tutti dei bar o dei ristoranti? Ah, no, è vero, alcuni vendono i vestiti che fanno loro.

 

Fase 2: Associare il proprio rimuginio a quattro straccetti nozionistici sentiti per caso alla TV.

Che poi il cibo cinese fa male perché è pieno di glutammato. E i loro giocattoli sono dipinti con delle vernici che provocano il cancro. Anche i loro vestiti se non ricordo male sono cancerogeni.

 

Fase 3: Delirare.

E se il compito degli immigrati cinesi fosse quello di distruggere il mondo occidentale? Voglio dire, piano piano ma inesorabilmente stanno prendendo il monopolio della ristorazione. Chiunque ha mangiato almeno una volta del cibo cinese o del cibo italiano cucinato da cinesi. I panini, siamo sicuri che i panini dei bar cinesi, quelli che mangiamo durante la pausa pranzo, siano ok. Non so mica. Il punto è che una fetta sempre maggiore del cibo che mangiamo ogni giorno passa per le mani dei cinesi.

Se volessero i cinesi potrebbero far scomparire l’intero mondo occidentale semplicemente fissando una data in cui servire solo cibo avvelenato.

 

Fase 4: Strutturare il delirio.

Non credo che saremo tutti avvelenati di colpo.

Loro puntano a minare la nostra capacità riproduttiva, il loro cibo non ammazza, rende sterili. E poi i giocattoli con le vernici a piombo, i nostri bambini ci giocano ed esalazione dopo esalazione diventano sempre più cretini. Dovevamo capirlo che le crisi epilettiche provocate dai videogiochi asiatici erano solo un esperimento per indebolire la nostra prole. Vogliamo spendere una parola sui centri massaggi? L’happy ending dopo il relax e a casa nessuno vuole più castigare la sua donna. E senza sesso non c’è concepimento.

 

Fase 5: Condividere la propria teoria del complotto con il web e aspettare che qualcuno ci caschi.

Ho ragione di credere che lo scontro tra oriente e occidente che pensavamo assopito sia più attuale che mai. Non si tratta di una sfida giocata sul piano economico come ingenuamente i più sarebbero portati a credere. Siamo di fronte a un genocidio elegante e subdolo.

I cinesi vogliono sterminare le altre etnie.

Forti delle loro filosofie attendiste non attaccano con il clamore dei dittatori del passato e del presente, loro si insinuano nella società e allungano i tentacoli su alcuni ambiti strategici per accelerare un declino già in atto.

I loro ristoranti a poco a poco ci uccidono a colpi di glutammato e i loro giocattoli e abiti ci lordano il fegato con le vernici a piombo.

Se non fermiamo la trama dell’avanzata orientale, della nostra cultura non resterà nemmeno la memoria.

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