Ecco la formula matematica per trovare il partner giusto per te
La pretesa degli uomini di dare una cornice razionale all’enorme caos dei sentimenti è ridicola. Non si può dare una forma scientifica a ciò che scaturisce dal più profondo delle nostre anime.
Ma grazie a dio sempre più persone hanno la stessa profondità di un filtro di Instagram e riescono ad esperire un numero di stati d’animo pari a quello di una youtuber 16enne. Quindi sì, finalmente posso mostrarvi la formula matematica in grado di dirvi se una persona può o meno essere il partner giusto per voi. Eccola.
AVVERTENZE!
– La formula non vi dice “Dalla a questo” o “Buttaglielo a quella”. Fornisce solo un punteggio che dovete confrontare con quello che voi ritenete essere il valore relativo a quello del vostro partner perfetto. Quindi prima decidete cosa volete e poi confrontate il risultato ideale con quello che passa il convento. Per i maschi è più facile perché in periodi di magra si scoperebbero anche il buco di una grondaia.
– La formula base è bisex. Se invece volete quella tarata per i vostri sesso, età e paranoie varie potete avere la versione upgrade acquistandola nella sezione “Truffe” del nostro sito.
E ora andiamo sul serio con la formula.
Dove:
b è il valore dato alla bellezza intesa non come valore assoluto [altrimenti gli strabici non se li prenderebbe nessuno (cosa che in effetti spesso accade)], ma come gusto individuale. Infatti:
f è il valore dato alla fottibilità, cioè la capacità dell’individuo in esame di risvegliare le tue gonadi. Nella versione pro della formula per gli uomini questo dato è molto meno pesante per i problemi di discernimento tra una vagina e qualsiasi altro generico buco a cui accennavamo prima.
c è il valore dato alla capacità di conservazione che il fisico dell’individuo ha della propria bellezza. Ad esempio, la categoria “skinny” avrà un valore più alto di quella “big boobs”, perché con gli anni le tette cadono, ma le ossa no.
Il risultato ottenuto nelle qualità fisiche va sommato al secondo gruppo di termini:
m, cioè il valore del parametro maèancheintelligente! che si misura sulla base dei minuti che riesci a passare chiacchierando con la controparte senza aver voglia di vedere chi ti ha scritto su Whatsapp;
q con cui si indica il Q.I.
s, cioè la simpatia, che non si scopa, ma sempre meglio stare con un cesso che ride del proprio fisico tragico che con un disastro nucleare che vuole anche sentirsi dire che è bello.
Il prossimo termine invece farà bestemmiare i puristi per la sua vaghezza:
J, cioè il Jolly. Ovvero il valore assegnato a tutte quelle variabili non esplicitate nella versione base della formula che però potrebbero rendere attraente un individuo. Esempi: passioni in comune, amiche fighe, squirta.
E infine
r, cioè il reddito. Qui sta a voi scegliere se calcolarlo sul presente (ma in questo modo sfavorite i candidati più giovani) o sulle possibilità future, che è un po’ come giocare in Borsa coi derivati.
Queste prime operazioni vi daranno un risultato che dovrà essere diviso per la somma dei seguenti fattori:
d ovvero le deformità. Con questo termine non indichiamo solo la presenza di gobbe e arti amputati, ma anche altri difetti considerati gravi come il micropene o una seconda abbondante in un petto maschile;
i ovvero l’ipotesi di infelicità, cioè il valore che dai alla probabilità di essere reso infelice da quella persona;
J’ altro Jolly, che in questo caso rappresenta principalmente le malattie veneree.
Bene, la formula è questa. Ora si tratta solo di venderla e creare una pubblicità tipo: “Ho provato la formula dell’Oltreuomo e ho trovato il mio PARTNER IDEALE!! FUNZIONA BENISSIMO!!”