I luoghi dove si accoppiano gli studenti universitari
Sappiamo il livello di educazione civica degli iscritti all’università è una tacca sotto quello dei tamarri di Ostia. Questo degrado riverbera in ogni contesto della vita degli universitari e raggiunge interessanti picchi in relazione alla loro vita sessuale. In particolare, quando c’è la possibilità di consumare la passione amorosa, nessun luogo è considerato troppo squallido.
Vediamo quali sono i luoghi dove si accoppiano gli studenti universitari.
I bagni della facoltà e delle aule studio.
Niente è più eccitante di un’equazione di terzo grado o della foto di un ascesso, per questo quando si studia insieme, viene voglia di ingropparsi. Galeotto il libro e come dei moderni Paolo e Francesca si va a consumare all’inferno. Cioè nei bagni dove i futuri dirigenti di domani pisciano ettolitri di caffè delle macchinette, che sono più sporchi dei bagni chimici a un concerto di Vasco.
Il letto del coinquilino.
Siccome sul tuo letto non cambi le lenzuola da quando tua mamma ti ha accompagnato a trovar casa, ora sono dure come la ghisa. Ovviamente approfitti dell’igiene del tuo coinquilino per farti un giro sul suo corredo pregno di ammorbidente. Ma il motivo non è solo il pulito, di cui alla fine te ne freghi, per te è un gesto di contestazione domestica.
I giochi dei parchi.
Portare proprio figlio a giocare sugli scivoli è un’abitudine deprecabile. Sui giochi di un parco si consuma tutta la pletora di mosse del Kamasutra più un paio di combo suggerite da Sting durante un’intervista da Fazio.
I salotti degli amici.
Se ospiti due esemplari di universitari a dormire da te, assicurati che tra loro non vi sia attrazione sessuale reciproca. In caso contrario domandati se ti farebbe piacere giocare a Pes seduto sul divano di Fake Agent.
I laboratori.
Beato chi fa una facoltà con dei laboratori. L’onta di fare tardi per assistere alla magia di una reazione chimica può essere compensata sfruttando la desolazione del piano deserto per alzare il camice della tua collega laureanda.
La sala comune del collegio.
Le regole sono fatte per essere infrante. Se regole ti vietano di portare il fidanzato in camera ci sarà sempre l’occasione per battezzare il salone del collegio delle suore.
In generale gli universitari preferiscono consumare i loro amplessi nei luoghi dove passano tutti e dove è più strano e volgare. Non è per esibizionismo, antisocialità o impellenza. Si tratta piuttosto di una specie di spinta vitale, una vocina interiore che quando sei giovane ti suggerisce di fare qualche cazzata. Perché un giorno, dopo otto ore di lavoro, dopo le rogne con il capo, dopo la spesa, dopo le commissioni e le bollette, dopo il filmetto serale, dopo un po’ di internet, dopo una routine sempre uguale identica, prima di dormire puoi sempre pensare che anche tu te la sei goduta.