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I 9 automobilisti che non vuoi MAI avere tra i coglioni

Dicono che io sia una persona un tantino lamentosa. A volte sono stato additato come incazzato cronico, o addirittura soprannominato Gerry Polemica, ma sfido chiunque in questo mondo a rimanere calmo e rilassato una volta alla guida. Ci sono dei luoghi, degli ambienti, in cui è assolutamente impossibile mantenere il self control obbligatorio nelle tavole della Regina Elisabetta II. Fra questi posti maledetti, fra cui possiamo ritrovare “La sala d’attesa del Medico“, “Le Poste” o  ancora “La Motorizzazione“, troviamo anche l’interno della tua autovettura in una giornata di traffico regolare.

 

In questo inferno quotidiano possiamo elencare, come dei Dante “de noi altri”, 9 figure demoniache.

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#1 Il Pantani
La pedalata larga ed emozionata da copiosi litri di sudore preannuncia il primo e più demoniaco dei cerchi infernali. Questi demoni su due ruote si muovono sempre in gruppo e mai e poi mai in file ordinate. Credendosi in una tappa del Giro d’Italia urlano, si scambiano di posizione e impostano lepri in corsa. Alla loro incredibile velocità di 15-20 chilometri orari ti bloccano dietro ad una nube di tutine così attillate da farti risalire anche il pranzo di Natale ’92.

 

#2 Il guidatore della Domenica
Macchina familiare rigorosamente carica di ogni cianfrusaglia per informarti della presenza di qualche erede a bordo (come se dovessi superarlo per complimentarmi dello scarso uso di preservativi). Questo animale da sala parto si muove ad una velocità di crociera che non supera i 50 chilometri orari, MAI. L’occasionale dalla frizione difficile rispetta ogni regola stradale e si atteggia tronfio nella sua legalità.

 

#3 L’uomo freccia
Ci terrà a farti sapere anche da che parte la moglie si sia decisa a lasciare la peperonata portata per il lungo viaggio di 35 minuti fra casa loro e quella del figlio. Non fa uno spostamento senza aver prima messo una freccia. Ne mette così tante da confondere anche il vigile, che non sa se bloccarlo, lasciarlo andare o chiedergli il numero per ammirazione.

 

#4 Johnny Bocca Stretta
Nenti Sape!”. Devi ritenerti fortunato se accende le luci di posizione. Non ti dice né dove si trova, né tanto meno dove desidera andare. Rimani in un mondo da incubo, pieno di dubbi e incertezze, fino a quando non ti stupisce con un sorpasso e taglio della strada degno del miglior Toretto.

 

#5 L’indeciso
Non sa dove andare, e non manca di ricordartelo con continui cambi di direzione, frecce messe e poi tolte e rallentamenti da ritiro del battesimo. Alla fine, evidentemente grazie a una visione divina, si getta letteralmente nella direzione scelta senza pensare né al bene comune né a quello proprio.

 

#6 L’uomo della pioggia
Questa specie primitiva di guidatore si aggira furtivo per tutto il resto dell’anno a cavallo di bici, moto o calpestando umilmente la terra con i piedi coperti dalle sole scarpe. Fa una sola serie di piccole ma letali eccezioni quando piove. E’ vero che non ci si dimentica come si guida, ma evidentemente questo dogma non funziona su questi individui, che sembrano sperduti e spauriti come Gas Gas inseguito da Lucifero.

 

#7 La Parcheggiatrice seriale
Mi scusino le dolci donzelle, ma la percentuale di docili guidatrici incontrate in queste occasioni mondane mi impone l’utilizzo del genere femminile. Non servono troppe spiegazioni. Traffico bloccato, bestemmie degne del miglior Mosconi e 33 manovre per parcheggiare una smart in un posto da Tir a due container.

 

#8 Il Trattore
Incubo delle regioni agricole, questo lento e gran poco leggiadro mezzo infesta le strade provinciali creando colonne di traffico da presepe natalizio. La lentezza, nel maggior numero di volte, è legata ad un amore incondizionato, quasi morboso, per la striscia centrale di carreggiata e per uno strano feticismo per la spiga di grano. Immancabile a bordo bocca!

 

#9 Il vecchio col cappello
Si, lo so, un giorno diventeremo tutti vecchi e porteremo tutti un cappello alla guida. Però, fino ad allora, fino a quando non avrò “i peli del naso fino a qui e i pantaloni ascellari“, odierò fino alla follia questa figura mitologica metà umano e metà cappello che si aggira sfiorando i 20 chilometri orari fra le strade trafficate delle nostre città.

 

Dopo questa lista ho i nervi a fior di pelle. Vado a fare un giro in macchina, sia mai che mi tranquillizzi.

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