I 5 consigli per diventare un perfetto radical chic
Barricaderos trincerati in scuole cattoliche private e crociati no-global armati di Iphone, prestate orecchio. Questo articolo è per voi ma soprattutto per giovani aspiranti radical chic. Etichetta che il mondo si diverte a usare frettolosamente, in modo spregiativo, ma che non tiene conto della faticosa doppia vita che comporta. Come orientarsi dunque? Se avete scelto di intraprendere questa nobile carriera, ecco 5 preziosi consigli, anzi dei veri e propri must:
1- Società. Il vero radical chic è sempre schierato dalla parte degli oppressi, dei lavoratori sfruttati e delle fasce più deboli, italiani e non, bollando ogni stereotipo. Ma dato il suo ruolo di avanguardia intellettuale, deve ergersi a guida morale. Quindi attenzione a mescolarsi con la plebaglia ignorante, soprattutto Rom e napoletani, che quelli hanno le mani calamitate
Frase top: “Il multiculturalismo è la vera ricchezza, perché solo col dialogo esiste civiltà” (da pronunciare in poltrona al circolo ricreativo panumanista dotato di filo spinato e porte blindate)
2- Libri.Riempire la propria libreria con tomi di Bakunin, Stirner e simili, oltre ai più noti Marx e Engels. Insomma tutta gente che parla di ribellione, più è sconosciuta è meglio è, ma se possibile astenersi dal leggerli. Servono per dar sfoggio di cultura rivoluzionaria e suscitare invidia nei vostri amici. Per risparmiare, potete procurarvi solo le copertine e appiccicarle sulla vostra collezione di Fabio Volo e Anna Todd
Frase top: “Questa società di massa è alienante” (leggendo una pagina sottosopra di Esco a fare due passi)
3- Cinema.Partecipare a retrospettive di autori scandinavi e uzbeki che scavano nell’intima miseria della dimensione umana. Meglio ancora se di mercoledì o giovedì, così potrete vantarvi di aver ignorato le partite di Champions e Uefa senza il minimo rimpianto. Ad ogni modo, meglio andarvi a rivedere gli highlights, sennò di che cazzo parlate il giorno seguente a chi ha ancora il coraggio di frequentarvi.
Frase top: “Un piano sequenza magistrale!” (37 minuti di ripresa fissa su una capra nella neve in cima a un promontorio, perché il regista era andato in bagno)
4- Economia. Aborrire il denaro e la proprietà privata, in quanto radice di ogni diseguaglianza e quindi di ogni ingiustizia sociale, come dice Rousseau (altro autore da inserire nella libreria). Nel frattempo assicurarsi di nascosto che il babbo abbia ricaricato la paypal. Aborrire inoltre ogni ideologia del consumo ma mai rinunciare a uno spritz
Frase top: “Basta con questo terrorismo finanziario!” (guardando qualsiasi scontrino)
5- Consumo. Negli ultimi anni, il progredire del Vegan ha caricato le nostre abitudini alimentari di nuovi significati etici e sensi di colpa su ambiente e animali. Trend che il radical chic non può assolutamente ignorare. Abbracciare il green style dunque, ma guai a saltare la soppressa domenicale della nonna.
Frase top: “La resilienza è la chiave per il futuro della Terra” (dopo la sberla della nonna per aver pronunciato le parole slow food in chiesa)
Svegliamoci perché finora i filosofi hanno solo interpretato il mondo. E male. E niente, va bene così.