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30 cose che solo chi è cresciuto negli anni ’90 può capire

Gli anni ’90 sono una decade indimenticabile, l’economia volava, tutti erano contenti, le guerre erano lontane, e il buon umore spingeva la grande nave verso mete che gli anni ’80 non avevano ancora esplorato. È stato il decennio dei colori, il decennio del tutto è possibile, il decennio che ha permesso alla cultura americana di assestarsi definitivamente nelle nostre coscienze. Chi ha vissuto l’infanzia durante questo periodo è cresciuto con grandi aspettative, la maggior parte delle quali deluse una volta entrati nel nuovo millennio, ma è stato comunque un periodo fantastico per crescere e alcune cose, tipo quelle qui sotto, sono impossibili da dimenticare.

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#1. Il cantante degli Hanson, che sembrava una ragazza e di cui hai rischiato di innamorarti

 

#2. Togliere le batterie al telecomando per sostituire quelle scariche del Game Boy che dava i primi segni di spegnimento

 

#3. L’ipocondria causata dalla malattia cardiaca di Julian Ross di Holly e Benji

 

#4. Giocare con i Pogs e implorare all’avversario di restituirti quelli persi nell’ultima partita

 

#5. Rovinarsi le piante dei piedi camminando sopra i lego

 

#6. La mancanza di attributi di Action man

 

#7. Ricoprire lo zaino Invicta con i testi delle canzoni preferite, i più tosti avevano la marca Seven

 

#8. Compromettere per sempre l’uso delle ginocchia con i Rollerblade

 

#9. Giocare a Power Rangers a ricreazione e finire a farsi male sul serio nei panni di un Putties massacrato dal Power Ranger Rosso

 

#10. I romanzi Piccoli Brividi, ma anche la serie TV Piccoli Brividi, con un imberbe Ryan Gosling in una puntata

 

#11. Le mini-figurine di calciatori all’interno dei chewing-gum alla fragola da cento lire, con gli introvabili Volpi e Poggi

 

#12. Le bestemmie nel trovare la figurina di Poggi appiccicata a una panchina del parco

 

#13. Guardare il Festivalbar e scoprire amaramente che tutti cantavano in Playback

 

#14. Il tizio divorato sulla tazza del cesso dal T-Rex in Jurassic Park

 

#15. Stare sveglio fino a tardi di nascosto per sgattaiolare in salotto e guardarsi i pornetti nelle tv private

#16. I libro-game di Lupo Solitario, cavaliere Ramas ecc…

 

#17. Il motivetto “Con le scarpe di Bull Boys, hai in regalo un videogame, corri presto vieni dai, ne puoi scegliere tra sei!”

 

#18. L’amore infinito per Nadia de Il mistero della pietra azzurra

 

#19. Trascorrere le elementari a giocare con le Strapenne, da quella che si trasformava in campo da basket a quella che diventava un lanciarazzi

 

#20. Mettere in pausa il videoregistratore quando appariva Brooke Shields nuda nel film Laguna Blu

 

#21. La prima conoscenza con la morte morte guardando “Gli animali del Bosco” sulla Rai

 

#22. Rischiare di essere investiti cercando di raggiungere per primo una cabina telefonica, sperando di trovare una scheda telefonica a tiratura limitata

 

#23. Il Superpasqualone, costoso vaso di pandora per i bambini più abbienti, simbolo di una decade che sorrideva al capitalismo

 

#24. Odiare con il cuore il tizio con il pizzetto dei Backstreet Boys

 

#25. Il tizio con la maglietta viola che in Mortal Kombat usciva a random dalla destra in basso dello schermo urlando “wooppi!”

 

#26. Le scarpe da ginnastica con i led sotto, o quelle che pompavano aria premendo la linguetta

 

#27. L’emozione di riuscire a colpire una biglia così forte da spezzarla in due

 

#28. L’amarezza nello scoprire che il Super Liquidator non era potente come un idrante dei pompieri, come la pubblicità faceva credere

 

#29. Quel capolavoro che era la sigla delle tartarughe Ninja

 

#30. Le prime esperienze con le droghe sintetiche: il Crystal Ball

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