20 situazioni che fanno cagare addosso di paura gli ipocondriaci
“Ipocondria portami via” recitava il famoso detto appena scritto un secondo fa da me, e se analizziamo alacremente, con tutto il nostro carico da briscola di ermeneutica, la citazione in questione possiamo capire come non significhi proprio un cazzo. Al contrario esistono situazioni che significano moltissimo per gli ipocondriaci, situazioni matte e disperate in cui si perde il cervello e ci si fa assalire dal migliore amico delle case farmaceutiche: il panico. Vediamole insieme.
#1. Guardare una puntata del dottor House, o di Grey’s Anatomy, o di E.R. Anche un medico in famiglia crea problemi rilevanti al sistema nervoso.
#2. Essere seduti in treno di fronte a due vecchie che non hanno meglio da fare che raccontare il processo di disvelamento della leucemia contratta dal marito appena morto.
#3. Trascorrere la giornata a ritmo di tachicardia quando qualcuno ti dice la meravigliosa frase “Ti vedo un po’ pallido.”
#4. Leggere per sbaglio gli effetti collaterali nel bugiardino dei medicinali (= li ho tutti).
#5. I profilattici che si rompono.
#6. Salire in autobus e ritrovarsi in mezzo ad una scolaresca di bambini ricoperti di germi dalla testa alle scarpe con i led che si illuminano.
#7. Non resistere alla tentazione di cercare in google la causa del proprio mal di testa finendo per ricoverarsi da solo in neurologia.
#8. Quando un amico inconsapevole pensando di farti un complimento dice che ti trova dimagrito.
#9. Andare al cinema a vedere un film e solo a quel punto scoprire che il personaggio principale si ammala di cancro.
#10. I manifesti che trovi in sala d’attesa dal medico, tipo “I dieci segnali che sta per venirti un infarto”.
#11. I profilattici che si rompono.
#12. Quando il medico di base è in vacanza.
#13. Dover incontrare un amico appena tornato da un viaggio in Liberia.
#14. Il ritardo del ciclo, indipendentemente dal fatto che tu sia maschio o femmina.
#15. Quando nel mentre di un’amabile conversazione ad aperitivo qualche buontempone ha la gradita idea di raccontare quali sintomi hanno presagito la sclerosi di suo zio.
#16. Beccarsi una puntata di elisir mentre si fa zapping.
#17. Quei bellissimi periodi in cui si scatenano allarmi tipo aviaria o ebola.
#18. Qualsiasi lievissimo dolore che percepisci.
#19. Gli asili.
#20. Non ti viene in mente una parola. Ed è subito Alzheimer.