16 rotture di scatole che solo chi ha un tatuaggio capisce
L’altra sera, come ogni sera, ero seduto in terrazzo ad aspettare che nella mia vita succedesse qualcosa.
Ovviamente non è capitato nulla, però l’occhio mi è caduto sul mio piccolo tatuaggio e ho pensato a quanti fastidi mi avesse dato quella macchia di inchiostro.
Al tempo non sapevo ancora cosa bisogna fare per essere felici, quindi ero ancora sensibile alle critiche e alle domande degli altri. E un tatuaggio porta sempre con sé critiche e domande.
Per questo ho voluto raccogliere le 16 rotture di co**ioni che solo chi ha un tatuaggio capisce, ovvero le domande, le critiche, le parole che chi il diritto di parola non dovrebbe avere si sente in diritto di rivolgerci. E ora lasciamo che si quieti questa tempesta di parole a cazzo e iniziamo una molto più prosaica lista.
Risposte alle domande più comuni sui tatuaggi:
#1. Quale sarà il prossimo tatuaggio che ti farai? Una scritta: “Che ca**o ne so?”
#2. Ti ha fatto male? Prova. Poi mi dici se fa più male il tatuaggio o i rompiscatole che vengono a chiederti se ti ha fatto male.
#3. Anche io vorrei farne uno, ma non so cosa… Ma sì, tira pure a sorte, tanto sono lavabili, no?
#4. E se ti stufi? Mi strappo gli occhi.
#5. Ma è un tatuaggio quello? No, mi scarabocchio le braccia per nostalgia dei tempi dell’asilo.
#6. Anche un mio amico ha un tatuaggio. È un leone marino che abbraccia un lampione da cui escono petali di fiori d’arancio che vanno a formare la scritta “GheSboro”. Avvertimi quando arriva la parte che mi dovrebbe interessare.
#7. E quando invecchi cosa farai? Diventerò sordo, speriamo.
#8. Ma non te ne sei pentito? Ti stupirà, ma quando ho deciso di farmi marchiare la pelle indelebilmente ho riflettuto bene su cosa stessi facendo.
#9. L’hai pagato tanto? Quantifichiamo il “tanto”. Cos’è “tanto”? Ad esempio, normalmente 3 minuti non sono considerati “tanto”, eppure ti assicuro che quelli appena trascorsi in tua compagnia mi stanno facendo rivalutare l’utilizzo che normalmente faccio degli avverbi.
#10. Perché non l’hai fatto colorato? Sono daltonico.
#11. Ma quando ti tatuano esce sangue? No, coriandoli.
#12. Ma te lo sei fatto da solo? Sì, nel periodo in cui combattevo in Indocina, mi nutrivo di bacche e mi estraevo proiettili dalla carne con il tagliaunghie.
#13. A me non piacciono le cose che durano per sempre. A giudicare da quante domande fai credevo il contrario.
#14. Mi piace il tuo tatuaggio, ma io me lo sarei fatto sulla schiena… Ok, vedo se è ancora in garanzia, così gli cambio posto
#15. Non mi piace il tuo tatuaggio. Neanche tu piaci a lui.
#16. Che cosa rappresenta? L’importanza di farsi i ca**i propri.