Il 2020 verrà ricordato da me e dai miei simili come l’anno in cui i si sono avverati i desideri più incofessabili.
“Distanziamento sociale”, quanto suona bene questa coppia di parole?
Ovviamente ci sono stati anche dei risvolti negativi ma come insegna la saggezza del volgo non si può avere la moglie ubriaca e la botte piena. Tra i risvolti negativi più gravi del coronavirus c’è senz’altro la morte, ma come dice Camus ne La Peste, “più della morte, faceva paura vivere e cambiare abitudini”.
Siccome questo sito ha l’abitudine di fare liste, non vogliamo avere paura di fare anche questa.
15 cose che erano migliori durante il lockdown
#1 I supermercati non erano affollati, i giovani non tossivano sulla frutta e i vecchi non impantanavano la coda alle casse.
#2 Gli animali erano tornati protagonisti del mondo come si vede chiaramente in questo video
#3 Mia mamma non poteva venirmi a trovare di sorpresa
#4 Abbiamo saltato compleanni, pranzi di lavoro e pizze di classe
#5 Restare spalmato sul divano a guardare serie tv improvvisamente era diventato un dovere civico
#6 Con quello che ho risparmiato in aperitivi e cene fuori mi sono comprato un villa dove non vedo l’ora di passare la prossima quarantena
#7 Le scuse per non uscire finalmente le forniva il Presindente del Consiglio
#8 Ho scoperto che anche un uomo dall’estetica mediocre come Conte può diventare affascinante se ti dice: “Questa sera restiamo a casa”
#9 Le poche facce che vedevo erano comunque mascherate
#10 Nessuno poteva invadere il tuo spazio interpersonale e imbrattare così la tua zona di comfort
#11 No traffico e no smog
#12 Non è che mi lavavo meno di prima, è che finalmente la mia igiene personale non era un problema
#13 Non c’era più motivo di guardare la tv perché tutti i programmi a tutte le ore dicevano la stessa cosa
#14 Questa suggeritela voi nei commenti di Facebook