10 fatti e curiosità su Mahmood
Ha vinto Sanremo nel 2019 e ha poi sbancato tutte le classifiche con il singolo Soldi, divenuto ormai un pezzo iconico della musica italiana. Stiamo parlando, come avrete capito, di Mahmood. Il cantante italo-egiziano, classe 1992, è il nuovo fenomeno della musica rap del nostro Paese, che ha degnamente rappresentato agli Eurovision Song Contest, sempre nel 2019. Il suo nuovo album, dal titolo Ghettolimpo, uscito quest’anno, non ha deluso le aspettative, anzi. Ma ci sono tante cose, tra aneddoti e curiosità da sapere su di lui. Motivo per cui, per fornirvi un quadro più completo di questo straordinario artista abbiamo pensato di parlarvi dei 10 fatti e curiosità più incredibili su Mahmood.
X-Factor: il trampolino di lancio
Non tutti sanno che Mahmood ha partecipato all’edizione di X-Factor del 2012, forse perché Alessandro (nome di battesimo del cantante) venne eliminato dopo sole tre puntate.
Quella del 2019 non era la sua prima volta a Sanremo
Se con Soldi è riuscito a vincere il festival, con la canzone Dimentica si era classificato quarto tra le Nuove proposte nel 2016. L’anno precedente invece aveva vinto il concorso Area Sanremo.
Il significato di Soldi
Anche se per alcuni è un semplice tormentone, e c’è chi l’ha ascoltato solo in modo superficiale, in realtà Soldi è un pezzo che parla del passato (non facile) dell’artista. In particolare del padre che lo ha abbandonato quand’era solo un bambino, lasciandolo con sua madre che l’ha cresciuto da sola a Milano. Mahmood ha dichiarato che la canzone non parla di soldi a livello materiale, ma di come essi possano determinare o modificare i rapporti, compresi (come nel suo caso) quelli familiari.
Scrive anche per altri artisti
Oltre a essere un rapper e un cantante versatile, Mahmood è un vero e proprio cantautore. Ha scritto dei brani dall’enorme successo, come per esempio Hola di Marco Mengoni e Nero Bali per il trio Elodie, Gué Pequeno e Michele Bravi.
Non parla l’arabo
Nonostante il padre fosse egiziano Mahmood non conosce l’arabo. In compenso se la cava benissimo col sardo.
L’amore per la Sardegna
Difatti il rapper si reca spesso in Sardegna che considera una seconda patria ed è anche il luogo che gli ha dato l’ispirazione per diversi brani.
La teoria prima della pratica
Dopo aver studiato al liceo linguistico, Mahmood si iscrive al Centro Professionale per la musica che ha sede a Milano. Non si può dire, dunque, che non sia padrone della materia musicale.
Da dove deriva il suo nome d’arte
Mahmood non è soltanto una semplice storpiatura del vero cognome del cantante (all’anagrafe Alessandro Mahmoud), ma ha un significato ben preciso che si rifà alle parole inglesi My mood. Il punto è quello di esprimere la volontà di mettere in musica i propri stati d’animo e il proprio vissuto. Insomma, Mahmood avrà pure uno pseudonimo, ma ciò non vuol dire che non sia pronto a metterci la faccia.
La musica come unica passione
La musica è da sempre stata per Mahmood una vera passione, oltre a rappresentare un antidoto alla sofferenza che l’ha accompagnato per tutta la sua infanzia. Tant’è vero che il piccolo Alessandro a dodici anni prendeva già lezioni di canto e suonava la chitarra. Dopo aver finito gli studi, per continuare a coltivare il suo sogno, Mahmood ha poi iniziato a lavorare come cameriere.
I suoi idoli? I Pokémon
La verità è che Mahmood è sempre stato un grande fan di Pikachu e compagni. Lo testimonia il fatto che sulla copertina del suo primo album Gioventù Bruciata ci sia un ragazzo con una maglietta sulla quale è stampato il Pokémon Rayquaza.