10 domande dei miei futuri nipoti
Guardandomi allo specchio, stamattina, non ho potuto evitare di notare lo scorrere del tempo. Strano, quando guardo l’orologio non mi capita. Sarà che i primi segni affiorano su un volto non più giovanissmo e lo spettro della morte si avvicina. Sarà per la pila dell’orologio scarica da due mesi. Ma cosa ne sarà delle future generazioni? Saranno in grado di custodire la memoria dei miei tempi, nel bene e nel male? Ecco perché immaginandomi già proiettato in un futuro più o meno distopico in veste di nonno saggio con la mente lucida grazie ad anni e anni di LSD ho pensato alle domande più importanti che i miei nipoti mi faranno.
– Abbiamo trovato nella tua vecchia camera delle figurine di un certo Goku e di una roba che si chiama Dragon Ball. Che sono?
E’ la sacra leggenda di un messia giunto da molto lontano per salvare l’umanità. E anche Namec.
– Cos’era Facebook?
un mezzo per evitare contatti umani. L’invenzione più nobile della Storia, per questo Zuckerberg è diventato Papa.
– E la Santissima Trinità, cos’era?
Tre tizi di nome Aldo, Giovanni e Giacomo.
– Ai vostri tempi c’era la castrazione obbligatoria?
No se non scopavamo era perché eravamo cessi, poveri o entrambe le cose. Non c’erano scuse facili come la vostra. Ho faticato a lungo per essere sia povero che cesso.
– Quando hai avuto il tuo primo lavoro stabile?
Mi scade a breve il contratto trimestrale.
– Quando sei andato in pensione?
Mi è avanzato qualche ticket restaurant.
– Gli ospedali erano efficienti come adesso?
No, ogni tanto qualcuno lo salvavano.
– Le droghe erano un problema?
Sì fino alla distinzione leggere/pesanti. Poi hanno messo la distinzione pieno/esaurito nei distributori automatici e tutto si è risolto.
– Un tuo errore?
Aver guardato Sanremo.
– Un tuo rimpianto?
Non aver trovato il telecomando.