Scuola

Perché l’Università Americana è migliore di quella Italiana

Dove è nata l’università? In Italia ovviamente. Bologna è stato il primo nucleo seguito poi da città come Napoli, Padova, Roma, ecc… Insomma, la nostra penisola ospita le università più antiche del mondo, ma purtroppo sembra che nell’era moderna la considerazione internazionale degli atenei italiani sia decisamente bassa.

Qual è lo stato che invece domina tutte le classifiche mondiali delle università.? Ovviamente gli Stati Uniti. Ma come è possibile che l’America sia in grado di produrre tale eccellenza istruttiva?

Oggi vediamo di analizzare i motivi di questo scarto. Anzi il motivo, che è uno: la figa.

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Ragioniamo per comparazione.

Prendiamo La Normale di Pisa, una delle eccellenze del nostro paese. In origine nata come succursale di quella parigina, l’Università di Pisa è diventata nel corso degli anni uno dei più considerati e apprezzati centri studi d’Europa,  casa di celeberrime e brillantissime menti come Giosuè Carducci, Enrico Fermi e Carlo Rubbia. Nel QS University Ranking del 2013 si piazza al 259° posto tra le Università di tutto il mondo. Posizione piuttosto bassetta.

Ma vediamo come si presenta al mondo l’Università di Pisa.

E vediamo come si presenta l’Università del Michigan 

Beh se la Normale di Pisa con la sua sobrietà, la sua eleganza, la sua serietà si è piazzata al 259° posto, chissà quella del Michigan, dove sembra non si faccia altro che scopare, far festa, alcolizzarsi, scopare, fumare bonghe, scopare.

22°posto. Bam!

Più di 200 posizioni di differenza, forse perché a Pisa ha studiato anche D’Alema.

Ma non facciamoci ingannare, anche l’università del Michigan ha sfornato indimenticabili miracoli dell’intelligenza umana, come Iggy Pop e Madonna (che hanno frequentato ma non si sono laureati), o Micheal Phelphs e Tom Brady.

(rockandrollreporter) "Ho lasciato gli studi perché le feste erano scadenti" Iggy Pop

“Ho lasciato gli studi perché i party erano scadenti”

Forse non è così in tutto il paese, e il caso dell’Università del Michigan è una rarità.

Magari c’è tanto divertimento ma anche tanto studio, molto di più che in italia.

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A sinistra, materiale didattico per un esame di giurisprudenza in un ateneo italiano, a destra, materiale didattico per un anno di legge in un’università statunitense

Ma passiamo all’Università di Padova, altro caposaldo tra gli atenei italiani. Università antichissima, ha ospitato tra i tanti gentaglia come Leon Battista Alberti, Galileo e Copernico. Come si sarà piazzata in classifica? Beh, semplicemente non si è piazzata.

La cosa è comprensibile. Immagino i mega-esperti del QS University Ranking andare su Google per farsi un’idea dell’ateneo di Padova e trovare queste immagini.

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 E poi andare a vedere, che ne so, l’Università del Wisconsin.

(flickr.com)

(flickr.com)

E’ evidente che Padova non la prendi in considerazione, mentre quella del Wisconsin la piazzi al 38° posto.

(flickr.com)

(flickr.com)

No aspetta, facciamo al 37°.

Poi ci sono anche casi limite, come l’Arizona State University, che si colloca in classifica al 292° posto nonostante apparentemente abbia tutte le carte in regola per entrare nel top 50. Una vergogna inaccettabile.

(davidabowers)

(davidabowers)
“Va bene dai, un’ultima Fellatio ma poi tutti a studiare”

La questione è profonda. Come è possibile che l’Italia non riesca ad uscire da questo buco nero?

Come è possibile che l’Italia non voglia riconquistare l’antico prestigio, la superiorità dei suoi atenei, la medaglia d’oro della cultura e dell’istruzione?

All’italiano non piace forse la figa?

Perché la questione è proprio questa.

L’Italia si ritrova nell’attuale crisi economica e politica proprio a causa della carenza di divertimento e promiscuità nelle nostre Università. Perché la nostra classe dirigente e i nostri politici hanno così patito le privazioni, la castità e lo stress dei tempi dell’Università, che quando sono saliti al potere in età più avanzata invece che governare hanno cominciato a fare festini con le ventenni.

Il sistema Americano è molto più funzionale. Riempi tutte le università dello stato con figa, birra e bonghe, e fai si che avvenga una selezione naturale. Tutti gli studenti propensi ad un futuro di corruzione, spogliarelli e cocaina, vengono da subito accontentati. Si riconosce subito la personalità dell’individuo, offrendogli il frutto del peccato. E’ una sorta di test. Se esci dall’Università senza essere morto, tossicodipendente, sieropositivo, alcolizzato, sei pronto per unirti all’Elité della tua nazione.

Ti sei divertito, ti abbiamo dato l’alcool, la figa, una laurea fittizia, adesso è il momento che ti impegni per il tuo paese.

E’ la teoria della pancia piena, non portatemi altro gelato.

(flickr.com) "Andiamo a ripassare fisica teorica"

“Andiamo a ripassare fisica teorica”

“Beh” obietterà qualcuno “anche in Italia si può andare all’università e divertirsi, basta iscriversi ad un gruppo goliardico.”

Puoi mentire agli altri ma non puoi mentire a te stesso.

Perciò chiediamo con tutto il cuore che venga fatto qualcosa e al più presto. Ne va non solo della posizione delle università italiane nel ranking mondiale dell’istruzione, ma anche del nostro stesso destino di nazione. Quando il nostro paese darà ai giovani quello di cui hanno veramente bisogno, produrrà una generazione di aitanti nuove leve sempiternamente grate alla propria nazione. Niente più evasione fiscale, niente più corruzione, niente più nepotismo, solo rispetto, senso civico e orgoglio di essere nato e cresciuto in Italia.

Riflettete, vi lascio con il video di reclutamento della confraternita Delta dell’Università dell’Oregon. Saluti.

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