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L’oltreuomo sbarca in radio in corso.

Radio in CorsoL’oltreuomo, con l’eleganza di una nave della CostaCrociere, sbarca in radio. Stiamo parlando di Radio in Corso, la radio studentescapiù cool di Trieste. Anche perché l’unica.

Ma io sono uno studente fuori corso!

Tranquillo! Puoi ascoltarla comunque e beccare un sacco di figa sciorinando aneddoti rubati ai vari programmi e interagendo nella fan page di facebook. Ma basta parlare di te!

Noi dell’oltreuomo ogni giovedì alle 18 andiamo in onda su Panta Rei, il programma più, scusate l’iperbole, “ascoltabile” della rete.

Ecco il nostro primo contributo per Radio in Corso inerente il tema della bisessualità.

Come dice sempre il mio fioraio, “l’omosessualità èdeterminata al 74% da motivazioni genetiche indipendenti dall’ambiente e dalle esperienze individuali. Tu, per esempio, sei normale o ti piacciono le donne?”. Fino ad ora, i miei sforzi tesi a convincerlo ad accettare che i fiori sono un regalo per la mia ragazza, sono stati vani. Tuttavia, chi non ha mai fantasticato di annullare le tensioni tra i generi ristabilendo i dettami infantili di “maschi con maschi e femmine con femmine”? E così anche io, come tutti, fantastico su come sarebbe la mia vita se fossi omosessuale. Ma proprio mentre mi sto abituando all’idea, ecco impazzare una nuova moda: la bisessualità.

Questo è troppo! Significa non sapersi accontentare. Provate ad immaginare una festa dove siete lì, seduti sul divano a bere una birra e commentare assieme a un vostro amico la fauna presente. Ad un tratto passa una roboante donzella e voi subito lì a sbavare. L’istante dopo passa il fidanzato e, invece di imprecare per la mala sorte, vi sorprendete a sbavare altrettanto. Poi vi guardate, voi e il vostro amico, e, con in sottofondo una canzone dei Kinks, cominciate a limonare selvaggiamente. Vi sembra un comportamento ordinato?

La società degli eccessi vuole tutto. E questo è un bene, sottolinea uno stato di benessere in cui la qualità della vita viene definita dal superfluo. Anche la sessualità. Riuscite a pensare a un atteggiamento più superficiale di iniziare migliaia di figli e non finirne nessuno? Io no, tuttavia invidio la possibilità descritta.

Forse la diffusione della bisessualità rappresenta solo la naturale conseguenza di una nuova incapacità di amare in due. La metà trionfante della medaglia è quella in cui si ama tanto e in tanti. L’altra metà? You porn.

A presto su Radio in Corso.

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