Musica

Perchè innamorarsi follemente di una musicista

Molte donne ci stanno scrivendo facendoci notare una grave mancanza: non abbiamo mai preso in considerazione l’idea di scrivere in proposito ad una delle più splendide tra le creazioni di Nostro Signore: le donne che hanno consacrato la propria esistenza alla Musa Eutere.

Ebbene si’, stiamo parlando delle eredi più legittime delle omeriche sirene, quelle meravigliose ammaliatrici giunte sino a noi con l’appellativo di musiciste.

lucia

Pur nella consapevolezza che la foto qui sopra (di una nostra lettrice) sia un motivo più che sufficiente per cui tutti noi dovremmo farci almeno una volta, preferibilmente innumerevoli e pregresse volte, una musicista, ho comunque deciso di fugare ogni vostro dubbio al riguardo con questa illuminante Scrittura Rivelata.

 

Consideriamo, in primis, la caratteristica più intrinseca dell’essere musicista. Stiamo parlando della destrezza, intesa come capacità di produrre melodie complesse con il solo movimento delle dita.

Ai miei tempi girava una barzelletta piuttosto triviale su di un cliente ed una cameriera; in pratica il cliente concludeva con un “se ti ho fatta venire con un dito prova ad immaginare cosa possa fare con dieci”. Ecco, credo che l’allusione sia piuttosto chiara, e, restando nell’ambito, posso rincarare evidenziando una delle qualità più evidenti di chi fa musica; il senso del ritmo.

Abituatevi, insomma, ad essere cavalcati e domati come se foste dei tori da rodeo.

 

Adesso, per lavarmi di dosso la mia etichetta di erotomane, meritatamente guadagnata grazie al precedente articolo, quello sul porno perfetto, esplorerò con voi il lato più cortese e romantico di una storia d’amore con la vostra cantrice.

Ecco, stare con una musicista significa essenzialmente attribuire una tangibile colonna sonora alla nostra vita. Le nostre attività quotidiane più banali, come farsi il bidet e pulire la lettiera del gatto diventeranno momenti di drammatica intensità. Piangerete commossi ogni volta che dovrete sgombrare la tavola dopo un pasto pantagruelico. Lei sarà lì, accanto a voi, pronta a mettere in musica il vostro conflitto interiore.

 

E poi mi rivolgo anche a voi, schiera di insensibili materialisti; perché se la vostra donna si mette a calcare i palchi di tutta la penisola non mancheranno le soddisfazioni terrene. Pensateci, voi siete nel backstage, ad ascoltare GRATIS buona musica mentre ruttate birra e salsiccia a scrocco in compagnia di buttafuori moldavi che al terzo litro vi hanno dichiarato fraterna amicizia. Alla prossima rissa con headbanger d’altri tempi loro se ne ricorderanno, e voi sarete intoccabili.

 

Naturalmente c’è anche la possibilità che lei a suonare sia una sega e voi siate costretti a subire lo strazio di una musica che somiglia alle grida strazianti di un ratto che sta venendo torturato. Ma anche in questo caso consolatevi, è sempre meglio che sentirla parlare.

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