Cucina

L’incubo di un pranzo tra parenti

Quanto sono belli i pranzi allargati. Quelli dove mangiate assieme ai genitori, i nonni, gli zii, i cugini, i nipoti, i figli dei nipoti dei prozii e tutte le altre foglie della vostra boscaglia genealogica. Sono belli perché sono delle vere e proprie guerre tra famiglie come avviene nel noto telefilm “Trono di Spade” (il cui titolo originale per errore è Game of Thrones).

Ma anche se durante il pranzo vigesse un improbabile quieto vivere, sarebbe comunque un incubo.

Cosa succede durante il pranzo con i parenti?

pranzo tra parenti

Non ti muovere.

Arrivi al ristorante e ti siedi a tavola. Da quel momento in poi non ti alzerai più per almeno quattro ore durante le quali ascolterei i divertentissimi aneddoti di tua zia Margherita. La 50 enne zitella che però ancora ci prova.

La star.

Nella tavolata c’è sicuramente un cugino che ha studiato medicina. Siccome il parente medio è il malato immaginario di Moliere tutti lo tartasseranno di domande riguardo il dolorino che sentono quando tirano la leva del cambio. A tutti sfugge che al momento ha solo passato il test di ammissione e inizierà l’università a settembre.

Gli anziani.

I più anziani della tavolata sono le nonne. Sono nate prima della televisione quindi per loro il 2.0 è solo un altro supporto per vedere Carlo Conti. Siccome Carlo ha c’è la crisi vi chiedono che lavoro fate. Voi cercate invano di spiegare che avete inventato Candy Crush e avete guadagnato abbastanza per poter comprare il ristorante dove state mangiando ora ma non basta, lei vorrebbe che studiaste avvocato.

Il cibo.

Al ristorante si mangia tanto ma comunque peggio e meno di come e quanto mangereste da vostra nonna. Il prezzo invece è fatale.

Le domande imbarazzanti.

Le domande imbarazzanti affrontano due argomenti, lavoro e affetti, e il più delle volte sono retoriche. Spesso infatti l’unico scopo della domanda posta dal parente è mettere in imbarazzo te e la tua famiglia per vincere.

– Allora, quando ti trovi una bella ragazza per sistemarti?

– Ma zia Luigia, lo sai che a me mi piace il cazzo.

Oppure

– Come va il tuo lavoro, lo sai che nostra figlia ha appena avuto una promozione nell’azienda di famiglia?

La sindrome di Hugh Hefner.

Poi c’è sempre quel parente che nonostante abbia superato i sessant’anni si è trovato la morosa di quaranta e la porta al pranzo. E tu sei lì a goderti quelle smancerie da vecchio.

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