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Le cose che capirà solo chi senza Calcio a 5 si sente morire

Qualche mese fa giocavo a Calcio a 5 ed ero la persona più felice del mondo. Meno felici erano i miei compagni di squadra, che iniziavano la partita mettendo in conto che avrebbero dovuto giocare anche contro di me che col pallone ho il feeling che un imam ha col prosciutto di San Daniele. Comunque, quando questo periodo della mia vita è finito, mi sono intristito e ho scritto una triste lista con le cose che solo chi senza Calcio a 5 si sente morire capirà.

#1. Si fa prima a trovare la felicità che il decimo per il calcetto.
#2. Perché la partita sia figa devono essere tutti più o meno forti uguali – o più probabilmente scarsi uguali.
#3. Il fenomeno che si sente Holly e tira da centrocampo. Colpendo un passante.
#4. Quello che si sente un pro e arriva munito di scarpini, calzettoni, parastinchi, paraurti, paraplegici. Uscirà dolorante dopo 6 minuti di gioco.
#5. La voglia di cannibalismo che ti sale quando prenoti il campetto per 60 minuti e la prima donna del gruppo ne fa 20 di ritardo.
#6. Gli scarsi che però ci credono e ce la mettono tutta. Per spaccarti le gambe.
#7. Il momento di raccogliere i soldi per il campetto, e vien fuori un casino tale che bisogna chiamare Draghi per capire chi non ha pagato.
#8. Quando ti dicono che arriverà un amico di amico di amici che è molto forte e ti ritrovi a giocare con Ibrahimovic.
#9. Il vecchio imbolsito che però ti dribbla, mandando a picco la tua autostima a livelli Costa Concordia.
#10. I primi 5 minuti in cui nessuno vuole andare in porta, i successivi 55 in cui si sta in 3 tra i pali perché non c’è più fiato.
#11. Gli scherzi da spogliatoio contrari alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo.
#12. La caccia all’uomo che si scatena quando qualcuno tira pacco all’ultimo.
#13. L’ansia che ti prende quando ti dicono che il calcio a 5 è lo sport che in Italia fa più morti all’anno.
#14. Gente che prima di giocare insieme neanche si salutava e non lo fa neanche dopo.
#15. L’attesa spasmodica che ti prende a poche ore dalla partita, nonostante tu sappia che in campo sarai il solito cancro.
#16.Quelli che si presentano con le magliette di giocatori degli anni ’90 tipo Asprilla o Salas.
#17. Il dribblomane che non scarta nessuno a parte se stesso.
#18. Le partite tristissime in cui una squadra domina e l’altra si fa venire l’ulcera.
#19. Dover ammettere a se stessi che si ha la condizione fisica di Ronaldo durante l’infortunio.
#20. Le birre a fine partita, sia mai che l’attività fisica faccia bene.

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