Tecnologia

I 6 amici di Facebook di cui ti devi liberare al più presto

Facebook, come attendibile rappresentazione della popolazione italiana soprattutto under 60, è ovviamente un cesso. Tuttavia qualcosa si salva – e ci mancherebbe altro, neanche ai raduni di Casa Pound son tutti da buttare, il vecchio che c’è finito pensando fosse un ritrovo di cultori dell’omonimo poeta è sicuramente una persona accettabile. Purtroppo però la maggioranza delle persone, su Facebook e altrove, ti fa dubitare della bontà del suffragio universale. Ecco quindi una lista di personaggi da cui liberare il prima possibile la tua bacheca per illuderti di vivere in un mondo sensato.

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#1. Gli animalisti

Ma anche i vegetariani militanti o i taleban-vegani. Smettila di dire che sono una merda per come tratto gli animali. Che poi neanche la domenica pomeriggio andassi a caccia di balene con i giapponesi. Vattela a prendere con loro, non con me. Ah già, sul peschereccio non avresti la connessione per dirmi che le bestie sono meglio delle persone – consiglio: lascia Facebook e vai a vivere nella savana.

 

#2. I retorici

La mattina si svegliano e ci raccontano che li emoziona guardare il sole sorgere – fuori è nuvoloso, ma va be’. Postano la foto di un adulto che tiene per mano una bambina e scorre una lacrimuccia – chissà la postale cosa troverebbe se spulciasse nella loro cronologia, ma va be’. Pianti greci ogni volta che muore un artista – che sia Bowie, Cohen o il vicino di casa che l’altra settimana aveva ridipinto la staccionata, ma va be’. Frasi emotive soprattutto la sera, prima di andare a dormire, quando lo persone davvero sensibili stanno guardando le stelle, scopando o semplicemente dormendo. Perché la vita sarà anche bellissima, ma la tua, se hai tutto ‘sto bisogno di condividerla con me, forse troppo figa non è.

 

#3. I tuttologi

Quelli con la battutina sarcastica sempre pronta su qualsiasi argomento/fattodicronaca/minchiata. Battutina che è identica a quella che hanno postato altri dieci tuttologi tra i tuoi amici Facebook, perché siccome non si può sapere di tutto bisogna almeno sapere da dove fregare le battute su tutti gli argomenti. Il tuttologo in sé e per sé è comunque accettabile, basta che non ci siano fatti di cronaca che eccitino il suo senso dell’umorismo più a buon mercato delle sottilette del discount – purtroppo, tra Brexit, Trump e altri tentati suicidi dell’umanità, questo 2016 ha regalato pochi giorni tuttologi-free.

 

#4. I blogger

Le fashion blogger sono già state sputtanate dalla storia e dal fidanzamento con Fedez, perciò spostiamoci su tutti gli altri. “Oggi ho fatto la parmigiana!” foto di quella che appare come una merda equina. “Oggi relax!” foto delle gambe di fronte ad una piscina più zozza di quella delle Olimpiadi di Rio. “Oggi faccio l’unboxing del mio smartphone!” grazie, ma uso ancora il telefono della Sip. L’errore, come sempre, è pensare che il proprio cazzo di giorno libero o smartphone siano fighi solo se hanno l’approvazione dei like altrui. La parmigiana invece o la fai bene, oppure lascia perdere.

 

#5. Gli indignati

“Viviamo dentro un enorme complotto, come hai fatto a non accorgertene? Certo che la propaganda ti ha proprio fottuto il cervello! Guarda questo video che ti spiega come tutta l’economia mondiale sia in mano a quattro anziani magnati che vivono nascosti in un bosco del Massachusetts. Per questo noi votiamo per l’unico partito di persone oneste, che non proveranno mai a fregarci. E tu? Tu non sei ancora dei nostri? Dici che abbiamo lo stesso senso di realtà di uno che si è fatto di peyote? Ti sembriamo presi peggio di Tom Cruise dopo un week end con Scientology? Lo sapevo, sei anche tu un adepto dei quattro vecchi del Massachusetts, sei una merda!”

#6. Tu

Che dovresti smetterla di aprire Facebook ogni volta che vai a cagare. Ottimo stimolante per carità, ma ci sono tante altre cose che puoi guardare in quei preziosi momenti di ascesi. Ad esempio Instagram.

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