Moda

Gli outfit che non ti faranno andare in figa mai e poi mai e poi mai

Come sapete per andare in figa l’apparenza non è tutto, ma solo il 95%. Perciò oggi ci dedichiamo a questo inutile dettaglio – l’abbigliamento – che da solo è capace di far passare un ragazzo d’oro per un maniaco sessuale e un maniaco sessuale per un santone buddhista. Perché è vero che l’abito non fa il monaco, ma è anche vero che una donna si farebbe un monaco, se solo si vestisse un po’ meglio. Quindi ecco gli outfit da evitare al primo, al secondo e a tutti gli altri appuntamenti.

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#1. Hipster

Papillon a pois su camicia a righe, bretelle, pantaloni col risvoltino, mocassino e baffo sempre pettinato. Gli hipster andavano di moda qualche anno fa, poi è arrivato Darwin e ha scatenato loro addosso la selezione naturale. Ora sono così pochi che imitarne lo stile è più roba per appassionati delle rievocazioni storiche che per chi esce di casa con l’intenzione di schiacciar figa. Ovviamente esistono ancora delle enclavi in cui se indossi una bombetta non vieni decapitato con un taglierino, ma la ferocia con cui il termine hipster viene ormai associato a una smorfia di disgusto sta inesorabilmente costringendo i maschi di questa specie a copulare solo con le volontarie del WWF che li proteggono dai bracconieri.

 

#2. Maglia da calcio

Presentarsi all’appuntamento con la maglia di Vincent Candela è da eroi. Da eroi che puntano a rimanere casti però. Perché se è vero che nel tuo giro di amici diventerai una specie rappresentazione vivente del fatto che la figa è davvero troppo sopravvalutata, è anche vero che le donne ti percepiranno come il nemico che vuole porre fine al loro dominio sull’emisfero maschile. Pertanto non te la daranno neanche se indosserai la maglietta del loro calciatore preferito.

 

#3. Look contadino

Che non è costituito dalla classica camicia a quadri, il cappello di paglia e il forcone in mano. Quella è una trasposizione bucolica delle magliette più grandi di due taglie e più odorose di una stalla, dei cappellini firmati sì, ma da un produttore di diserbanti e delle scarpacce da orfanotrofio russo. Attenzione: ci sono donne che apprezzano questo look, ma tendono a vivere nel bel mezzo di campagne abbandonate da dio e dalla civilità. Quindi non sbagli a vestirti così, sbagli solo a pensare che avrai successo nel bar più fighetto della città.

 

#4. Bambolotto

Tornando ad outfit più classici, affrontiamo il drammatico caso del bambolotto – ovvero il ragazzo che cercando di vestirsi bene finisce per vestirsi TROPPO bene. Cravatta bloccata da una spilla di madreperla, giacca stirata da un ossessivo-compulsivo, scarpe lucide nonostante l’appuntamento fosse per andare a bere qualcosa al bar, non al ricevimento di un matrimonio. A risaltare non è quindi l’eleganza del soggetto, ma il suo essere completamente fuori luogo. Un outfit da evitare anche perché normalmente la ragazza, dopo questa esperienza traumatica, inizia ad uscire con un fattone che gira conciato come il sacchetto dell’immondizia, facendo entrare il bambolotto in una crisi di identità da cui si rialzerà solo dopo alcuni anni di psicoterapia.

 

#5. Assassin’s Creed

So che ci sono, tra i lettori dell’Oltreuomo, alcuni nerd senza speranza. A loro vorrei dire che vestirsi da Ezio Auditore non è esattamente la via più veloce per andare in figa, anche perché quel cappuccio sugli occhi li rende esattamente il tipo di persona a cui le madri dicono alle figlie di non dare confidenza. Tuttavia so anche che essere nerd non è una condizione da cui si può uscire così, con uno schiocco di dita. Quindi tanto vale che usciate abbigliati come il vostro personaggio dei videogiochi preferito, unica cosa: se dovete portarla da qualche parte magari puntate al Lucca Comics.

 

#6. Ufficiale nazista

Che fa sempre ridere, ma se lei sta venendo a trovarti in treno meglio di no.

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