Musica / Natale

La classifica delle 10 canzoni natalizie più insostenibili

Non ho un cazzo di voglia di sorridere in questi giorni pre-natalizi perché, cogli*ne io, mi sono autobloccato la carta di credito e, mentre aspetto che questa cosa si risolva, mi tocca sperare nello spirito natalizio di amici e parenti che si vedono costretti a prestarmi contante.

Capite bene quindi che è con un animo che a confronto il Grinch è un trainer motivazionale che mi appresto a scrivere questa lista della canzoni natalizie che ci hanno sfangato i maroni.

canzoni natalizie

La lista delle canzoni di Natale che ci hanno rotto le scatole

#10. O Holy Night di Mariah Carey

Mariah Carey è come i fenomeni che vanno al campetto solo per fare numeri su numeri e umiliare tutti gli altri. Siamo pochi e siamo scarsi, cantiamo canzoncine di Natale più per passare il tempo che altro, e arriva questa e si mette a fare i gargarismi. Bullismo canoro.

#9. Gli zampognari

Ma chi diamine sono questi tizi che girano con strumenti di forma singolare, probabilmente delle armi da fuoco malamente camuffate, e ti si presentano alla porta in gruppo? A me sembra una situazione pericolosissima. Non li troviamo più in alto nella classifica solo perché in realtà li abbiamo visti solo nei film natalizi. Nella realtà probabilmente neppure esistono.

#8. Tu scendi dalle stelle

Ho sempre trovato abbastanza triste che i tanti bambini desiderosi di fare gli astronauti venissero sviati in tenera età da questa canzone carica di bugie. No, bambini, cercate di andare nello spazio e studiatelo: niente paura, là sopra non ci sono altri bambini destinati a cadere sulla Terra e che, crescendo, impazziranno e crederanno di essere delle divinità.

#7. Tutti i cori dei bambini

C’è una grossa fetta di persone a cui non piace il Natale. Ce ne è un’altra, altrettanto significativa, a cui stanno sulle scatole i bambini. Ovviamente i due insiemi talvolta si intersecano. Per questi individui le vacanze natalizie diventano un incubo dominato dalla loro nemesi: i cori degli infanti ansiosi di urlarti nelle orecchie le loro canzoncine demoniache. Roba che a confronto i botti di Capodanno sono teneri sussurri pieni d’amore.

#6. White Christmas

Pubblicità ingannevole qui. White? Ma siamo proprio sicuri? E se io vivo a Reggio Calabria e la neve l’ho vista solo nei film? Come mi dovrei sentire? Come uno che sta festeggiando un Natale di serie B? Falsa e velatamente razzista questa canzone che troviamo a metà della nostra classifica.

#5. Jingle Bells

La classica, immarcescibile Jingle Bells. Il suo problema è proprio che è sempre identica a se stessa e ti trapana il cervello così a fondo che ti ritrovi a canticchiarla anche a Ferragosto. La nostra relazione con Jingle Bells dura da più a lungo delle nostre relazioni amorose. E basta questo a mettere ansia.

#4. We Wish You A Merry Christmas

L’unico pregio di questo pezzo è che ci ha insegnato l’aggettivo “merry”, che in molti non conoscevamo. Ma per il resto è un cazzo di mantra natalizio dal ritmo sempre uguale che trasmette l’originalissimo messaggio: “Buon Natale e buon anno nuovo”. Quarto posto per l’insensatezza.

#3. Le canzoni di Michael Bublé

Persona splendida Michael Bublé, ma, come ogni persona splendida, quando fa una carognata ti ferisce il doppio degli altri, perché da lui proprio non te la aspettavi. Che senso aveva ferirci i timpani con le ennesime cover delle solite canzoni natalizie? Se sei incazzato con il mondo, fatti un abbonamento in palestra, non massacrarci le orecchie.

#2. A Natale puoi

Non è vero! A Natale non posso fare un cazzo di quello che non posso fare mai! Anzi, è una prigione! A pranzo non puoi esimerti dai parenti, se non spendi metà stipendio in regali sei un cafone, ai messaggi di auguri devi rispondere pena dar fuoco a tutta la tua vita sociale. A Natale non puoi fare niente, e tu, cara marca di panettoni, mi hai mentito!

#1. Le canzoni di Laura Pausini

A casa di Luca si vede anche il mare, ma tu te ne fotti perché vuoi andare in montagna a spararci le tue cover natalizie, vero? La solitudine ti attanaglia, ma, bella mia, che ti aspettavi quando hai invaso tutte le frequenze durante tutti i giorni del mese di dicembre? che ti cercassimo anche una volta spenta l’autoradio? E sì che mi avevi promesso una Primavera in anticipo, invece sto qua a congelare mentre tu continui a cantarmi quanto è bello il Natale. Resta in ascolto? Ma ‘sti cazzi.

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