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I 4 buoni propositi (già falliti) del nuovo anno

Perché  non rimandare all’anno prossimo quello che si potrebbe non fare quest’anno? Il primo mese sta volgendo al termine e così, anche se non lo comprendiamo, le nostre speranze di cambiare davvero le nostre vite. Non è così grave, abbiamo tutto il tempo per rendercene conto. Facciamo un preventivo: quali buoni propositi ci siamo posti allo scoccare dell’ultima mezzanotte 2017 e che falliremo clamorosamente?

buoni propositi

#1. Mettersi in forma

Banale ma ha sempre il suo fascino. Legioni di persone cresciute a pane, nutella e zapping pronte a votarsi al culto degli addominali. Ma si sa, la setta dei trainer esige una devozione totale. La via per la purezza tonica è un inferno di rinunce, sudore e gentiluomini che conversando usano “figa” come virgola. Infatti è questo che ci fa cambiare idea, mica l’abbonamento o la pigrizia.

#2. Finire gli studi

Non si tratta solo di uscire da un registro scolastico, ma di farlo con un minimo di serietà. Questa è la vera sfida. “Devo avere almeno 7 in scienze”, oppure “Questo semestre do tutti gli appelli e meno di 27 non accetto”. Poi comincia un lungo patteggiamento, una graduale corsa al ribasso per avere comunque la coscienza a posto. Dopotutto, un 5,5 non è male, se calcoli l’interesse a fine anno diventa un onesto 6. E col cavolo che rinuncio al 18 in statistica

#3. Trovare l’amore

Altro evergreen che coinvolge due categorie di romantici: gli eterni respinti con le tasche piene di due di picche e quelli che manco lo cercano e sperano che possa piover loro addosso. Di solito quest’ultimi si lamentano di più e hanno un autostima a livello battiscopa. Perdono in partenza, perché si proclamano incapaci di avere una vita autonoma interessante. Insomma, condannati a cercare la felicità fuori da loro stessi. Cioè dentro rinomate stronze.

#4. Ottenere il lavoro dei sogni.

E’ la vecchia favola del fare soldi in fretta. Guardiamoci in faccia: un impiego che ti permetta di farne pochi e lentamente è il massimo a cui puoi ambire, in un mondo che ha già troppi rampolli che non saprebbero spiegarti il perché dei propri conti correnti. Per non parlare della schiera di altri sognatori pronti a sgomitare per quel tuo posto, un mito costruito dalla giungla del mercato.

Di questi tempi il migliore obiettivo che possiamo porci è resistere al 2018 per custodire  quello che siamo. Il che può nuocere solo a forma fisica, studi, amore e lavoro.

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